Pensioni Ape Social: come funziona e a chi spetta. Ultime notizie sui requisti aggiornati
La normativa relativa all'Ape Social consente anche ai disoccupati e agli invalidi di accedere alla pensione. I requisiti aggiornati e le ultime news sul meccanismo di funzionamento
L’Ape social continua ad essere argomento di grande dibattito sia nel mondo politico che tra i pensionati. Nonostante la normativa e i requisiti della pensione Ape social siano in vigore da tempo, da più parti arrivano solleciti a modificare le regole di quella che è stata ribattezzata come l’Ape sociale
In questa breve guida sull’Ape social sono indicate tutte le novità e le ultime notizie che riguardano questo particolare tipo di previdenza sociale. Ad oggi 20 febbraio proposte per introdurre delle news sulla pensione Ape social sono tantissime. I pensionati italiani, però, devono sapere che si è ancora su un piano prettamente teorico.
Ape Social a chi spetta
L’Ape Social, approvata nel bilancio 2017, non ha subito particolari variazioni per quanto riguarda i requisiti e la platea dei beneficiari. La prima domanda che ci andiamo a porre, quindi, è proprio a chi spetta l’Ape sociale.
Secondo la legge, infatti, l’Ape Social spetta solo ed esclusivamente a coloro che sono nati tra il 1951 al 1953 e che hanno versato i contributi per almeno trenta o trentasei anni.
Questa variazione sarà ovviamente relativa alla data di nascita del lavoratore.
Sarà molto importante seguire con attenzione questa particolare situazione di cambiamenti visto che potrebbero esserci delle variazioni importanti che potrebbero riguardare i requisiti anagrafici dei lavoratori stessi.Fino ad ora le ultime notizie sull’Ape social sono state più che altro dei rumors ma la possibilità che si arrivi davvero a modifiche strutturali della normativa sulla pensione Ape social non è da escludere.
ape pensioni come funziona oggi
L’Ape Social, secondo le ultime notizie, sarà completamente gratuita.
A differenza della pensione quota 41, i lavoratori che decideranno di sfruttare l’Ape Social non saranno costretti a dover effettuare un rimborso alla banca che deciderà di erogare tale finanziamento in maniera anticipata.
Si tratta di un tipo di versamento che viene erogato da parte dello Stato: sarà possibile poter ottenere questo particolare tipo di finanziamento in maniera gratuita e per coloro che si trovano in una situazione di disagio economico, il suddetto finanziamento riesce ad essere per davvero utile.
Inoltre, l’Ape Social permette ai lavoratori di andare in pensione con tre anni e sette mesi di anticipo rispetto alla data di pensionamento classica e priva di abbreviazioni.
Anche in questo caso, qualora il lavoratore volesse andare in pensione in maniera anticipata, potrà evitare di emettere dei rimborsi allo Stato Italiano, evitando quindi delle detrazioni che risultano essere abbastanza pesanti.
Ovviamente si parla di una caratteristica che, ad oggi 20 febbraio 2017, risulta essere ancora valida.
Cambia invece la soglia di redditto massimo per poter riuscire a sfruttare l’Ape Social: in data odierna viene confermata la nuova soglia di 1500 euro, in rialzo rispetto a quella prevista inizialmente dalla legge di Stabilità del 2017, che aveva stabilito che il redditto massimo mensile non dovesse essere superiore a 1350 euro.
Pensione Ape Social per disoccupati
Ad oggi 20 febbraio 2017, e alla luce ultime news sull’Ape Social, anche per i disoccupati è possibile il ricorso a questa finestra.
Un lavoratore che si ritrova senza lavoro potrà usufruire dell’Ape Social a patto che rispetti precisi requisiti.
Possono usufruire dell’Ape social quei soggetti che, dopo trent’anni di contributi versati, si trovano attualmente senza un lavoro e non ricevono altri ammortizzatori sociali, come ad esempio assegno di disoccupazione o simili.
Anche il lavoratore che effettua delle mansioni lavorative che potrebbero mettere a rischio il suo stato di salute può ricevere l’Ape social.
Ad esempio, un muratore o chi lavora ad alte quote, come ad esempio i lava vetri, potranno decide di andare in pensione sfruttando l’Ape Social a patto che, questi, abbiano effettuato i versamenti per trentasei anni.
Pensione Ape Social per invalidi
Altra categoria di persone che possono sfruttare l’Ape Social sono coloro che hanno un parente che soffre di malattie invalidanti e che vengono assistiti proprio dal lavoratore stesso.
Occorre sottolineare che, come evidenziato dalle ultime notizie sull’Ape Social, i parenti che vengono riconosciuti tali per poter sfruttare questo contributo devono necessariamente essere di primo grado, come ad esempio genitori e figli. La normativa vigente prevede che anche coniuge sia incluso in questo concetto.
Anche in questo caso si parla ovviamente di una soglia di contributi versati: essi devono essere pari a trent’anni.
Per finire, anche i lavoratori che hanno avuto e che soffrono di gravi problemi di salute, collegati direttamente al lavoro, sono inclusi nella categoria di coloro che possono usufruire dell’Ape Social ed anche in questo caso si parla di trent’anni di contributi versati.
Questi sono i requisiti per i disoccupati e lavoratori che, ad oggi 20 febbraio 2017, vengono confermati.
Pensione Ape news: proroga possibile
La pensione Ape Social, secondo le ultime notizie, sarà solamente provvisoria. In base alla legge vigente ad oggi, essa una durata di due anni, considerando i limitati fondi che sono stati stanziati dallo Stato. In caso di successo e resoconto positivo, l’Ape Social potrebbe essere resa sicura e stabile per i prossimi anni. Delle novità sulla possibile proroga dell’Ape Social potrebbero arrivare nei prossimi giorni.