Economia

Riforma pensioni ultimi notizie: il 15 ottobre il giorni della prima grande novità?

Il 15 ottobre 2015 potrebbero arrivare delle grandi novità in tema pensioni. Sono pronte delle proposte per la riforma pensioni: dagli esodati ai lavoratori precoci passando per le lavoratrici donna con l'opzione donna. Ecco le ultime notizie

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Il 15 ottobre 2015 potrebbe arrivare una grande novità che riguarda la Riforma pensioni sotto tutti i suoi aspetti: dalla famosa opzione donna, ai lavoratori precoci passando per i semplici pensionati che attendono di conoscere il loro destino. E’ previsto un vertice intorno a mezzogiorno durante il quale si tornerà a parlare della Riforma pensioni cercando di chiarire i punti fondamentali di questa vicenda in modo da andare avanti e arrivare a una conclusione che diventi legge entro tre mesi come aveva già detto Matteo Renzi un paio di giorni fa. Vediamo dalle ultime notizie sulla riforma quelle che dovrebbero essere le novità di cui si discute oggi prima del consiglio dei ministri. 

RIFORMA PENSIONI: LE ULTIME NOTIZIE AL 15 OTTOBRE 2015 UN GIORNO DI SVOLTA? 

PROBLEMA LAVORATRICI DONNE: COME SI RISOLVE? Si parla ovviamente di quella che è stata definita per velocizzare i concetti “opzione donna” e riguarda appunto le lavoratrici di sesso maschile; in questo caso la possibilità di lasciare il lavoro con 57 anni di età e 35 di contributi, sarà confermata non solo per il 2015, ma per altri tre anni.  Come già accade oggi, le lavoratrici che decideranno di lasciare in anticipo l’occupazione, dovranno accettare un ricalcolo del loro assegno pensionistico che sarà effettuato utilizzando esclusivamente il metodo contributivo. Significa che la pensione sarà commisurata solo ai contributi versati negli anni. Questo, nella pratica, significa una riduzione tra il 25% e il 30% dell’assegno.

LA STAFFETTA GENERAZIONALE CI SARA’? Su questo punto si è molto dibattuto e a quanto pare sarà una proposta da tenere in considerazione. Cosa potrebbe succedere quindi: ai lavoratori che hanno compiuto 63 anni e 7 mesi di età, sarà data la possibilità di trasformare il rapporto di lavoro da tempo pieno in part time, con uno stipendio al 50%. Questo, però, senza nessun effetto sulla futura pensione, perché lo Stato verserà dei contributi figurativi che assicureranno che il futuro assegno previdenziale non venga decurtato. Si tratterà di un meccanismo volontario, quindi sia l’azienda che il lavoratore dovranno essere d’accordo sulla trasformazione del contratto.

CAPITOLO ESODATI: E’ PREVISTA UNA SOLUZIONE? l terza misura dovrebbe quindi riguardare gli esodati ma non si sa ancora quale possa essere la soluzione proposta per risolvere “i guai” causati dalla riforma Fornero.

Inoltre ci sarà anche un capitolo dedicato a chi riceve una pensione bassa: si cercherà in qualche modo di dare un aiuto cambiando le fasce contributive e simili.



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