Riforma Pensioni ultime notizie: Renzi cambia strategia, le novità
Ultime news sulla Riforma Pensioni dopo le dichiarazioni di Matteo Renzi: ecco gli aggiornamenti al 4 settembre 2015...Le ultime notizie per i lavoratori precoci e non solo
Si torna a parlare di Riforma Pensioni e ormai non è una novità visto che la questione tiene banco da mesi: al centro i lavoratori precoci, i più colpiti dalla Legge Fornero che consentirebbe loro di andare in pensione ma con assegno largamente decurtato. Al rientro dalle vacanze, Matteo Renzi cambia però strategia e – all’uscita di Montecitorio – annuncia di non voler seguire per filo e per segno quanto annunciato nelle scorse settimane. Il premier ci ha pensato su e ha deciso di andare incontro alle esigenze dei lavoratori con una manovra che non penalizzi soltanto loro ma che sia il frutto di un lavoro a quattro mani il cui peso economico venga suddiviso anche con lo Stato. E già ci si chiede dove è che stia la fregatura. Vediamo le ultime notizie sulla Riforma Pensioni con gli aggiornamenti al 4 settembre 2015.
RIFORMA PENSIONI, RENZI CAMBIA TATTICA: ECCO LE NOVITA’
Matteo Renzi insomma annuncia di volersi sobbarcare, in quanto rappresentante dello Stato, una parte del peso economico conducibile alla Legge Fornero. Tradotto significherebbe una minore decurtazione degli assegni pensionistici di tutti quei lavoratori che hanno cominciato a lavorare prestissimo ma anche ancora non potrebbero andare in pensione se non accontentandosi di molto meno di quello che invece potrebbe spettare loro. Condivisione della spesa, è questo il nuovo motto del premier che improvvisamente annuncia di voler alleggerire in qualche modo i lavoratori prossimi alla pensione. Ci si chiede però quanto possano essere veritiere le affermazioni dell’ex sindaco di Firenze che parla dunque di Stato che si accollerà parte del peso economico dovuto alla modifica della Legge Fornero.
Se le affermazioni di Matteo Renzi corrispondessero al vero per i lavoratori precoci sarebbe questa una buona notizia: il Governo metterebbe in atto una manovra molto più leggera, mirata a dare a coloro che sono entrati presto nel mondo del lavoro (quasi) tutto quello che gli spetta.
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