Riforma Pensioni, spunta ipotesi del prestito pensionistico: ultime notizie
Riforma Pensioni, spunta l'ipotesi del prestito pensionistico per i lavoratori precoci: ecco le ultime notizie con gli aggiornamenti al 24 agosto 2015...
Una nuova ipotesi spunta per i lavoratori precoci che attendono la Riforma per capire quando potranno smettere di lavorare e soprattutto a quali condizioni. In queste ore infatti si sta parlando di prestito pensionistico che, unito ai tagli sull’assegno pensionistico di cui tanto ha parlato Tito Boeri dell’Inps, potrebbero delineare la soluzione definitiva per tutti coloro che hanno cominciato a lavorare molto presto a adesso chiedono di andare in pensione avendo accumulato molti anni di contributi. Ma di che cosa si tratta? Ecco le ultime notizie in materia di Riforma Pensioni con gli aggiornamenti del 24 agosto 2015.
ULTIME NOTIZIE LAVORATORI PRECOCI-Una combinazione tra l’assegno ridotto per via dell’uscita dal lavoro prima dell’età prevista e un prestito pensionistico: sarebbe questa la soluzione applicabile ai lavoratori precoci che consentirebbe loro di andare in pensione a 62 o 63 anni, secondo l’ipotesi portata avanti dal presidente dell’Inps, Tito Boeri. A riferire di questa nuova soluzione, di cui mai peraltro si era parlato fino ad oggi, è Il Sole 24 Ore che specifica anche che questa manovra consentirebbe l’integrazione per la riduzione del 3 per cento dell’assegno pensionistico all’anno.
RIFORMA PENSIONI ULTIME NOTIZIE, NOVITÀ INCORAGGIANTI PER I LAVORATORI PRECOCI?
Per il momento nessuno interviene per avvalorare la fattibilità di questa ipotesi di cui mai si era parlato: certamente, qualora i politici volessero percorrere questa strada, avrebbero poco da esultare i lavoratori precoci che fino ad oggi hanno sperato di ottenere quello che spetterebbe loro, ovvero un assegno pensionistico pieno e che invece ad oggi sarebbe clamorosamente decurtato a causa della Riforma Fornero. Ma per il momento è ancora presto per saltare a conclusioni affrettate anche perché alla Camera si comincerà a lavorare di nuovo a pieno regime soltanto a partire dalla prossima settimana quando tutti rientreranno dalle vacanze. Per cui occorre aspettare per capire come intenderanno muoversi in Parlamento, con il Presidente Renzi che ha assicurato che una soluzione presto dovrà essere trovata…