Pensioni anticipate e opzione donna, la Camera non va in vacanza: ultime notizie
Pensioni anticipate e opzione donna al centro della Riforma Pensioni attesa per settembre: ma alla Camera si sta lavorando lo stesso, anche se a ranghi ridotti. Ecco gli aggiornamenti del 3 agosto 2015...
Nonostante agosto sia cominciato, la Camera non è ancora andata in vacanza e, anche se a ranghi ridotti, sta ancora discutendo di alcuni dei punti che saranno al centro della Riforma Pensioni tanto agognata dagli italiani: si discute di opzione donna e di pensioni anticipate per i cosiddetti lavoratori precoci che hanno cominciato a lavorare prestissimo e che però, visto l’esistenza della Legge Fornero tutt’ora attiva, sono costretti a continuare a farlo per non doversi accontentare di un assegno pensionistico ampiamente decurtato. Quali le ultime notizie dal Governo in materia di Riforma Pensioni? Ecco gli aggiornamenti di martedì 3 agosto che vedono un Presidente della Commissione del Lavoro alla Camera, Cesare Damiano, unico ancora determinato (nonostante il caldo) a trovare rapidamente una soluzione per i tanti italiani alla ricerca di risposte.
Dicevamo della condizione dei lavoratori precoci ma non solo a loro è rivolta l’attenzione degli addetti ai lavori. Si parla anche di opzione donna, facendo dunque riferimento a tutte le lavoratrici che potrebbero andare in pensione a 57 anni e 3 mesi (58 e 3 mesi se autonome) con 35 di contributi. Tanti insomma sono i temi da affrontare in vista di settembre, mese in cui il Governo ha detto che saranno effettuati i cambiamenti più importanti in materia di Riforma Pensioni.
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Agosto insomma sarà soltanto un mese di passaggio e la cosa d’altronde non ci stupisce: nonsi è fatto niente fino ad ora, difficile ipotizzare che proprio nel mese di agosto, quello delle ferie per eccellenza, qualcosa si sarebbe smosso per i tanti italiani che aspettano risposte concrete dal Governo Renzi. Da ieri però hanno preso il via i rimborsi pensioni, dovuti alla alla mancata indicizzazione delle pensioni varata dal Governo Monti nel 2011 e dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale. Una piccola buona notizia per i pensionati, ma tanto c’è ancora da fare…
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