Pensioni ai lavoratori precoci ultime notizie: Renzi ci traghetta nel 2018?
Le ultime novità sulla riforma pensioni con le parole di Renzi e il suo piano di azione entro il 2018. Che novità per i lavoratori precoci? Ecco le ultime notizie al 20 luglio 2015
Si era detto che il mese di luglio avrebbe forse portato delle novità per la riforma pensioni, in particolare per il lavoratori precoci che vorrebbero si mettesse un punto a questa storia. Poi si era parlato di agosto come mese della svolta ma a quanto pare per i pensionati e per chi dovrà andare in pensione a breve ci sarà ancora da attendere. Le ultime notizie sulla riforma non fanno di certo ben sperare in particolare perchè sembra che la questione possa essere rimandata, e non a settembre come gli studenti che durante l’anno non hanno fatto bene il loro dovere ma nel 2018. Si avete capito bene: rimandati a data da destinarsi con un anno diverso, il 2018, quindi tra tre anni. Una notizia che lascia senza parole i pensionati e i lavoratori che in questi giorni si auguravano di avere delle buone notizie dal Governo. E invece le ultime news non sanno di buono, anzi. Le indiscrezioni arrivano dalle parole di Matteo Renzi che nelle ultime ore ha parlato di interventi su scaglioni Irpef e Pensioni nel 2018. Ma sembra che le parole del premier vadano interpretate e cerchiamo di capire come: in estrema sintesi la riforma porterà a breve delle novità per poi essere definita in toto nel 2018. E’ questa la rivoluzione che ha in mente il premier, funzionerà? Vediamo nel dettaglio tutte le novità al 20 luglio 2015.
RIFORMA PENSIONI E LAVORATORI PRECOCI: LE ULTIME NOTIZIE– Si inizierebbe quindi con una sorta di manovra che prevede diverse azioni dilatate nel tempo. Nel 2016 ci sarebbe l’ eliminazione di tutte le tasse sulla casa, nel 2017 un intervento Ires e Irap nel 2018 interventi sugli scaglioni Irpef e sulle pensioni. In questo contesto anche gli interventi in tema pensioni che non sono rimandati al 2018, anzi. Gli interventi di flessibilità in uscita per i lavoratori precoci e per gli altri lavoratori si concluderebbero nel 2018, e questo potrebbe facilmente garantire un intervento per le pensioni più basse di chi guadagna meno di mille euro al mese. Di conseguenza si torna ad aspettare, ancora una volta, il primo dei tanti interventi che dovrebbe invece arrivare nel breve periodo anche se ormai i lavoratori sono stanchi perchè ogni giorno, una persona diversa che ha un ruolo decisivo in questa storia, lancia una nuova proposta o non gradisce quella fatta da un altro esperto. Insomma la strada sembra essere in salita e non di certo in discesa, purtroppo.
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