Economia

Riforma Pensioni, Boeri fa marcia indietro: che destino attende i lavoratori precoci?

Tito Boeri dell'Inps fa marcia indietro: no al ricalcolo contrutivo per le pensioni. Allora cosa attende i lavorarori precoci? Ecco le ultime news pensioni con gli aggiornamenti del 10 luglio 2015...Ecco le ultime notizie

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Due giorni fa, l’intervento in Parlamento di Tito Boeri ha creato molto scontento tra i lavoratori precoci: il numero uno dell’Inps ha infatti ribadito il ricalcolo contributivo come unico modo per regolarizzare la posizione di tutte quelle persone che hanno cominciato a lavorare da giovanissime e che oggi, nonostante moltissimi anni di contributi accumulati, si trovano costrette a lavorare ancora oppure andare in pensione con un assegno decisamente inferiore alle aspettative. Ma a distanza di due giorni, Tito Boeri fa marcia indietro e, in audizione in Commissione Lavoro, precisa che i tagli sugli assegni andranno nel’ordine di un 3-4% e soprattutto che non sarà usato il sistema contributivo. Ma allora che destino attende i lavoratori precoci che stanno cominciando a perdere la pazienza, stufi di aspettare una Riforma Pensioni che non arriva? Ecco le ultime news pensioni con gli aggiornamenti al 10 luglio 2015.

LAVORATORI PRECOCI ULTIME NOTIZIE-Dicevamo della parziale marcia indietro di Tito Boeri sul ricalcolo contributivo delle pensioni. Ma se il rappresentante dell’Inps ha lasciato intendere che non sarà questa la soluzione, quale potrebbe essere l’alternativa? I modi per ricalcolare gli assegni sono d’altronde solo due e visto che l’altro, ovvero il sistema retributivo, è stato accantonato da tempo, ci si chiede cosa si inventeranno al Governo per sistemare la questione relativa alle pensioni anticipate e ai lavoratori precoci. La sensazione è che anche il mese di luglio non conoscerà la soluzione definitiva anche se quindici giorni fa il premier Matteo Renzi aveva assicurato che sarebbero stati giorni decisivi per risolvere questa grana.

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E invece i tempi si allungano, agosto si avvicina e è probabile che tutto venga rimandato a settembre con grave scontento da parte di coloro che non hanno più la pazienza di aspettare. Lo scenario insomma è davvero poco roseo ma l’esecutivo ha annunciato un intervento in Legge di Stabilità: servirà a qualcosa?



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