Riforma Pensioni e lavoratori precoci, la BCE comanda l’Italia? Le ultime notizie
Riforma Pensioni e lavoratori precoci, interviene la Bce la quale lascia intendere di non essere d'accordo con l'Italia che cerca una soluzione (Quota 97?) per superare la tanto criticata Legge Fornero che ha tagliato fuori tutti coloro che hanno iniziato a lavorare molto presto ma che adesso si ritrovano costretti a continuare a farlo nonostante 40 anni di contributi accumulati...
Il referendum della Grecia sulla sfondo e in primo piano la questione legata alla Riforma Pensioni in Italia e ai lavoratori precoci che ancora attendono di conoscere quello che sarà il loro destino. Cosa attende tutti coloro che hanno cominciato a lavorare in giovanissima età ma che adesso, a causa degli strascichi della Legge Fornero, si trovano costretti a lavorare ancora perché non aventi le carte in regola per godersi la pensione, nonostante più di 40 anni di contributi accumulati? Ecco le ultime notizie dal Governo che denotano una sacrosanta verità: attualmente la BCE comda l’Italia o comunque detta legge influendo sulle manovre di Renzi e compagnia bella.
Nelle scorse settimane l’intervento di Mario Draghi aveva lasciato intendere una brusca frenata nei confronti della Quota 97 che sembrava poter essere la soluzione migliore da sfruttare per sistemare una volta per tutte la situazione relativa ai lavoratori precoci. A distanza di qualche giorno, alle dichiarazioni di Mario Draghi si erano aggiunte quelle della Bce che attraverso un bollettino ufficiale aveva fatto capire di non considerare così imminente una Riforma Pensioni per l’Italia. Come dire: i soldi da destinare alla manovra pro lavoratori precoci meglio tenerli da parte per qualcos’altro. Adesso ancora la Bce, in un momento caldo, anzi caldissimo, torna alla ribalta.
Le proiezioni sui costi sono soggette a rischi negativi per la possibile inversione delle riforme adottate: così comincia l’ultimo bollettino della Bce che continua specificando di come in assenza di riforme che riducano la disoccupazione strutturale e stimolino la crescita potenziale, i costi dell’invecchiamento saranno più elevati. Quindi?
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Secondo le proiezioni della Bce nel 2060 le pensioni torneranno ad essere quelle del 2013 anche in Italia ma ad una sola condizione: che si continui sui binari della Legge Fornero, quella che invece la Riforma delle Pensioni dovrebbe modificare. E allora cosa fare? Sottostare a quanto viene intimato da Bruxelles oppure trovare una soluzione per gli italiani, quelli che lo stesso Matteo Renzi dovrebbe rappresentare?
Per accedere alla Pensione ,un precoce deve avere lavorato per 2210 settimane al 31-12-2015.
ovvero 42 anni e sei mesi.Auguriiiiiii.
PROMEMORIA per gli elettori che ne hanno poca.
L’età pensionabile, nell’ultimo decennio, è stata innalzata fondamentalmente per salvaguardare le pensioni di:
-dirigenti ed ex dirigenti (anno 2004 – legge maroni – “inglobamento” INPDAI nell’INPS)
-statali (anno 2011 – legge fornero – “inglobamento” INPDAP nell’INPS).
Da ricordarsi alle prossime elezioni.
n.b. scusate se ribadisco in continuazione, ma come si dice “repetita iuvant”