Economia

Pensioni e lavoratori precoci, interviene Draghi: Quota 41 sfuma?

Slitta ancora la Riforma Pensioni con i lavoratori precoci che attendono di sapere quando e se potranno andare in pensione. Interviene Draghi che lascia intendere che la Quota 41 non sia attualmente applicabile: ecco le news pensioni al 23 giugno 2015...

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I lavoratori precoci sono ancora al centro della tanto attesa Riforma Pensioni che non sembra essere in grado di trovare una soluzione definitiva ma anzi, continua a evidenziare conflitti piuttosto marcati tra i contendenti: stavolta infuria la polemica tra Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro alla Camera, e Tito Boeri, Presidente dell’Inps. E mentre i due si fanno la guerra a suon di dichiarazioni, i lavoratori preococi attendono di sapere quando potranno andare in pensione. Interviene anche Mario Draghi che boccia la Quota 41 (destinata a sfumare?). Situazione ingarbugliata e grande incertezza, vediamo gli aggiornamenti sulla Riforma Pensioni al 23 giugno 2015.

Riforma Pensioni, le novità per i lavoratori precoci. Fa bene Renzi a decidere che l’Italia farà da sola nel caso in cui i Governi continentali non diano risposte, basta alle logiche del rigore ottuse imposte dall’UE: Cesare Damiano dichiara guerra alla Bce che nei giorni scorsi si era resa protagonista di alcune dichiarazioni che avevano lasciato intendere il suo disappunto verso la necessità di provvedere in Italia a una riforma utile ai lavoratori precoci.

E le affermazioni di Damiano arrivano all’indomani di quelle rilasciate da Mario Draghi il quale ha disegnato l’ipotesi dell’introduzione di un calcolo contributivo integrale (ipotesi, questa, caldeggiata anche dal Presidente dell’Inps Tito Boeri) per consentire alle casse erariali di risparmiare molti soldi.

PENSIONI ANTICIPATE, RIFORMA A RISCHIO: LA BCE BLOCCA TUTTO?

QUOTA 41 IN PERICOLO? Le dichiarazioni di Mario Draghi mettono in pericolo la Quota 41, che fino ad oggi sembrava essere la strada più percorribile per sistemare la situazione relativa ai lavoratori precoci? Così sembrerebbe qualora l’ntroduzione di un calcolo contributivo integrale diventasse cosa certa. Cresce il malcontento tra la classe politica (Per il governo vale più un parametro piuttosto che la tutela dei propri cittadini, ha dichiarato Roberto Simonetti della Lega Nord), ma soprattutto aumenta la preoccupazione tra i lavoratori precoci che aspettano di conoscere il loro destino.



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13 responses to “Pensioni e lavoratori precoci, interviene Draghi: Quota 41 sfuma?

  1. No, non siamo preoccupati, siamo incazzati neri . il giorno 16 Luglio faremo una manifestazione a Roma. non è possibile che ci sia questa ennesima ingiustizia. Vogliono il contributivo puro ? allora ricalcoliamo le pensioni a TUTTI ! a quelli che la stanno prendendo dopo 19 anni 6 mesi ed un giorno, e quelli che hanno incassato più di quanto hanno versato, rendano indietro tutti quei soldi non dovuti.
    sono dei bastardi, abbiamo lavorato quando eravamo poco più che bambini, abbiamo versato sempre e tutto e adeso ci vogliono affamare, ma i black block a Roma vi sembreranno chierichetti !!

    1. hai perfettamente ragione. Contributivo puro? ok eroghiamo la sociale dietro presentazione dell’ISEE non è possibile che con un contributivo puro dopo 40 anni di lavoro c’è chi prenderà 700/800 e la sociale erogata a chi non ha mai versato perché non gli sono stati versati i contributi o non ha voluto che fossero versati e poi ricadere sulle ns. spalle!!!!

    2. Ciao Andrea, tanti lettori ci chiedono news sulla manifestazione del 16 luglio, sai dirci qualcosa in più in modo da poter fare un approfondimento, hai eventualmente un comunicato o una locandina da mandare anche al nostro sito in modo da rispondere a chi ci chiede info? Ti ringraziamo
      La redazione

    3. Contributivo per tutti, per chi è già in pensione e per i politici, magistrati, forze dell’ordine, TUTTI
      Ricordiamoci che napolitano non ha mai versato un contributo, quindi ???????? Troppo facile alzarsi una mattina e decidere su quelle persone che sono prossime alla pensione, sono capaci tutti di legiferare così. O tutti o nessuno.

  2. Tutti a Roma il 16 luglio esodati,usuranti, precoci,disoccupati dobbiamo essere tutti uniti per farci sentire una volta x tutte perchè questo governo non sà fare altro che prenderci x i fondelli mi raccomando fate girare il più possibile la data e il giorno in cui ci ritroveremo perchè la loro intenzione è di far passare tutti con il contributivo cosi’ ci ritroveremo dopo 40,41,anni di lavoro con una pensione da fame

  3. dobbiamo in tutti modi protestare ,farci sentire , fare pressione e impressione,ricordando a tutti i partiti e politici che approveranno una riforma penalizzante che NON li voteremo mai (ci rendiamo conto che alla fine è meglio lasciare la fornero che l’aborto di legge che vogliono confezionarci) è etica invece tagliare del 70% le pensioni di politici dirigenti pubblici e no , magistrati e gran commis ( pensioni gonfiate), oltre a chi versando niente e poco ha avuto tanto con la scusa del diritto acquisito,vivendo poi sui ns contributi, il problema che noi precoci siamo tanti e con vite lavorative complete andiamo per forza tosati ,poi se non si vive a chi interessa, cominciasse Draghi e Boeri e compagnia a ridursi del 80% lo stipendio e pensione , forse non si rendono conto della rabbia e odio che monta tra le persone, fino a quando non lo andremo a dire di persona non capiranno ,stanno nel palazzo Loro

  4. tradurre la mia rabbia in parolacce è cosa di pessimo gusto ,mi comporterei come i nostri governanti.
    la riforma delle pensioni è più facile di come si presenta , si toglie a tutte le super pensioni non deve mai più esistere pensioni superiori a 7 mila euro .chi non è d’accordo sii mandato all’inferno non quello simbolico ma quello vero. le leggi sono fatte dagli uomini e gli uomini posso e devono modificarle affinché in una Nazione tutti possono serenamente vivere.

  5. Non possiamo permettere alla UE e banchieri di decidere se andare oppure no in pensione dopo 41 anni di lavoro.
    A Roma… tutti, il 16 luglio insieme ai disoccupati,artigiani e commercianti che sono la spina dorsale dell’economia italiana. Armati di tende. Resteremo lì giorno e notte fino a quando non avranno firmato un DECRETO ad Horas che ci permette di andare in pensione subito, per far posto ai giovani.Le altre categorie dovranno mandare loro un segnale forte….quello di pagare le tasse in base alla percentuale UE cioè del 24% e non del 50/60. Saremo lì anche per questo. Per far loro paura,bisogna togliere la cosa che tengono di più:I SOLDI,si sentiranno persi e vedrete che la soluzione la troveranno.Organizziamoci……. tutti a Roma…..devono capire che le cose sono cambiate, CI SIAMO STUFATI.Se non lo facciamo,questi continuano a prenderci per i fondelli e continueranno a maltrattarci.
    Troviamo insieme il modo di vederci a Roma.

  6. Mi domando una cosa ,ma a Bruxelles interessa solo mantenere il proprio status o l’interesse dei cittadini europei? Sicuramente mantenere il proprio status, infatti hanno paura concedere qualcosa al “vile popolino”,perché verrebbe sottratto alle loro tasche. Inoltre pensavo a quanto detto da Boeri ,ovvero mandare tutti in pensione col contributivo, lo stato infatti RISPARMIEREBBE,(a favore di chi?),un bel po’ di soldi, e l’agognata flessibilità’ sarebbe accettata dallo Stato. Ma se ,e qui faccio un esempio, una persona riuscisse ad andare in pensione o con quota 100 o 97, con 2000 euro vivrebbe in maniera dignitosa e si potrebbe permettere qualche spesa extra, buona per migliorare l’economia,ma se questa stessa persona andasse sempre in pensione anticipata con il contributivo , con una decurtazione del 20/30%, si ritroverebbe con 1400-1600 euro, pervio’ molto meno e di conseguenza le spese extra non si potrebbero fare, e questo a danno dell’economia Italiana, mi sembra un assurdo…

  7. Mio padre mi ha sempre insegnato “lavora e sii onesto, camminerai sempre a testa alta”. sono principi che ho rispettato per 42 anni di lavoro, ora mi chiedo: ne valeva la pena?

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