Pensioni anticipate, opzione donna e rimborsi Inps: sono ore decisive? Le ultime news
Le ultime notizie in materia di pensioni anticipate con le news dell'11 giugno 2015. Potrebbero essere ore decisive per la Riforma Pensioni che tanto tiene in ansia i lavoratori precoci? Ecco le novità su Opzione donna e rimborsi Inps...
Potrebbero essere ore decisive in tema di pensioni anticipate, opzione donna e rimborsi Inps? Ormai non ci crediamo nemmeno più perché sono settimane che si aspetta la classica fumata bianca dal Governo ma per il momento niente di tutto ciò è successo. Tuttavia la situazione dovrebbe sbrogliarsi da qui a poco, almeno stando alle ultime affermazioni dei vari personaggi politici che in tutte queste settimane hanno detto una moltitudine di cose senza tuttavia concretizzarne mezza. Vediamo le ultime news in materia di Riforma Pensioni con gli aggiornamenti all’11 giugno 2015.
Partiamo dal tema caldo delle pensioni anticipate, tema discusso nella riunione di ieri da Tito Boeri il quale ha esposto davanti alla Commissione Lavoro della Camera dei Deputati il lavoro svolto dall’Inps che lui stesso rappresenta. La proposta mira a una regolamentazione che possa essere di aiuto a tutte le categorie di lavoratori e non solo ad alcune.
Flessibilità come parola d’ordine per gestire i lavoratori precoci che decideranno di andare in pensione prima della tabella di marcia e che potranno farlo accettando un assegno calcolato sulla base di un sistema contributivo. La fregatura è dietro l’angolo: chi deciderà di uscire dal mercato di lavoro prima del previsto, pur avendo accumulato molti anni di contribuiti (è questo il caso dei lavoratori precoci) lo potrà fare accontentandosi di un assegno decisamente inferiore.
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E sempre nel summit di ieri, si è tornati a parlare della opzione donna per tutte coloro che riusciranno a maturare i requisiti fino al 31 dicembre di questo anno, indipendentemente dalle finestre mobili: ma su questo tema l’incertezza regna ancora sovrana e occorrerà aspettare.
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E per quanto riguarda i rimborsi Inps che gli italiani attendono? Sindacati preoccupati in merito con la questione che verte tutta intorno a un unico problema: l’esecutivo ha scelto di accogliere le richieste in modo parziale ovvero prevedendo un rimborso forfettario per gli anni 2012-2013 e una tantum che può arrivare nei casi migliori attorno alle 750 euro. Ma in sindacati vogliono avere certezze per il futuro visto che in prospettiva è già stato ritenuto insufficiente l’adeguamento previsto nel 2016.
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