Riforma Pensioni, accordo sulla Quota 97? Le ultime news dal Governo
Riforma pensioni, è vicino un accordo sulla Quota 97 promossa da Damiano? Pierpaolo Baretta, sottosegretario all'Economia nel Governo Renzi, sembra essere possibilista...Le ultime notizie del 29 maggio 2015
C’è l’accordo sulla Quota 97? Non proprio ma sembrerebbe essere nell’aria: è questa la principale novità in materia di Riforma Pensioni, con Pierpaolo Baretta, sottosegretario all’Economia nel Governo Renzi, che ha lasciato intendere che uno spiraglio di luce comincia a vedersi e che la strada proposta dal Presidente della Commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano, potrebbe essere presa in considerazione. Flessibilità è la parola d’ordine per risolvere i tanti punti interrogativi legati al tema pensioni: ecco le ultime news dal governo con gli aggiornamenti del 29 maggio 2015.
QUOTA 97 SOLUZIONE PIU’ PROBABILE? Pierpaolo Baretta rilancia la Quota 97 che da tempo ormai è uno dei punti cardine del ddl di Cesare Damiano: in pensione con il requisito contributivo minimo dei 35 anni, insomma, un aspetto che metterebbe tutti d’accordo.
Ma per parlare di cosa certa c’è ancora tempo anche se nella giornata di ieri il sottosegretario all’Economia nel Governo Renzi ha lasciato intendere che al momento questa della Quota 97 potrebbe essere l’ipotesi più probabile da mettere in atto. E sulla questione è intervenuto anche lo stesso Cesare Damiano che ha poi caldamente consigliato a Tito Boeri dell’Inps di cominciare a pensare seriamente a come risolvere questioni piuttosto urgenti per gli italiani che riguardano la questione esodati e la cosiddetta opzione donna che, almeno dalle novità degli ultimi giorni, potrebbe essere estesa anche agli uomini e si presenta come una delle possibili strade da battere in alternativa alla Legge Fornero che dovrà essere presto rivista, e su questo tutti sono d’accordo.
PENSIONI ANTICIPATE, OPZIONE DONNA E LEGGE DI STABILITÀ: LE ULTIME NEWS DAL GOVERNO
Insomma la settimana relativa alla Riforma Pensioni non ha portato a niente di concreto ma d’altronde sappiamo bene di come la questione sarà destinata a tenere banco ancora a lungo. Per il momento solo il nodo relativo ai rimborsi è stato sciolto, per tutto il resto la strada resta ancora in salita…
Ma stanno scherzando o continuano irreversibilmente a crederci tutti degli emeriti idioti? Che prepensionamento è a 62 anni e 45 anni di contributi? Presentarlo come un decreto per i precoci…significa non avere la sufficiente conoscenza della materia.Se uno a 62 anni è un lavoratore precoce avendo versato 35 anni di contributi, facendo un semplice calcolo elementare significa che ha iniziato a lavorare a 27 anni .Se invece uno comincia a lavorare a 15 anni come si chiama?
Lo sanno che attualmente con la legge Fornero, della quale tutti si stanno riempiendo la bocca,una donna può andare in pensione senza limiti d’età e penalizzazioni,con 41 anni e 10 mesi di contributi?
E’ normale che una donna,io nello specifico,che ha iniziato a lavorare che non aveva ancora 16 anni,ha cresciuto due figli,assistito fino alla morte due suoceri anziani,ed ora cominciano i problemi con i propri genitori,possa aspettare di compiere 62 anni per avere una pensione ridotta,quando attualmente con quella che tutti continuano a definire “famigerata” legge Fornero,può starsene a casa a 59 anni e senza (mi ripeto)penalizzazioni?
Credo sia il caso di smetterla di penalizzare sempre noi, che abbiamo iniziato e continuato a lavorare pagando regolarmente i nostri contributi,quando altri non facevano assolutamente lo stesso?
MI pare che di aver dato abbastanza.O no? Lasciateci la legge Fornero così com’è!Almeno per quanto riguarda i precoci,quelli veri.