Riforma pensioni, aggiornamenti quota 100: la Legge Monti non regge più?
Si preannuncia una settimana intensa in materia di pensioni con la quota 100, considerata troppo onerosa, che potrebbe essere rimpiazzata dalla quota 97. Urge una Riforma, come dichiarato dal Presidente della Commissione Lavoro alla Camera, Cesare Damiano. Le ultime news con aggiornamenti dell'11 maggio 2015
E’ un periodo di gran subbuglio in materia di pensioni ed è lo stesso Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro alla Camera, a lanciare l’allarme: occorre una riforma che possa in qualche modo tutelare i lavoratori perché la Legge Monti, istituita nel 2011 in un evidente momento di difficoltà per il nostro paese, non regge più. Il repentino innalzamento dell’età pensionabile oltre i 66 anni di età e alcune altre piccole modifiche applicate in corsa negli ultimi mesi al capitolo pensioni non consente dunque di fare andare in pensione i lavoratori che invece già avrebbero dovuto esserci, bloccando quindi l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro (e la disoccupazione è uno degli effetti più immediati di questo problema). Occorre una riforma immediata, insomma, che nelle scorse settimane era stata individuata nella quota 100. Ma di cosa si tratta? Vediamo le ultime news con gli aggiornamenti dell’11 maggio 2015.
RIFORMA PENSIONI E QUOTA 100: RISCHIA DI SALTARE TUTTO PER I RIMBORSI?
NEWS PENSIONI, AGGIORNAMENTI QUOTA 100- Secondo la quota 100, per accedere alla pensione il lavoratore deve raggiungere il valore 100 sommando l’età anagrafica e gli anni di contributi versati rifacendosi a delle specifiche combinazioni tra questi due fattori. Il requisito minimo è dato dalla somma tra 62 anni di età e 38 anni di contributi ma esistono poi una serie di varianti da poter prendere in considerazione. Ma la quota 100 è stata considerata troppo onerosa dai tecnici dell’esecutivo e allora ecco che ha fatto capolino la più parca quota 97 che si concretizzerebbe in 62 anni di età, 35 di versamenti con una penalizzazione massima dell’8% sul vitalizio erogato. Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro alla Camera, lancia un grido di allarme:
Come affermiamo da tempo, la Riforma delle pensioni targata Monti non regge più: non solo per le indicizzazioni, ma anche per il repentino innalzamento dell’età pensionabile oltre i 66 anni di età, che sta bloccando il turn over nelle aziende a danno dei più giovani. Si stanno creando nuovi poveri tra coloro che perdono il lavoro e debbono aspettare anche 5 o 6 anni per andare in pensione
Ho iniziato a lavorare nel Giugno 1975 all’ età di 17 anni.Volevo solo dire se vi sembra giusto che io raggiungerò la pensione dopo 42 anni e 10 mesi di contributi e devo rimetterci il 4% perchè non ho 62 anni? infatti x non avere penalizzazioni dovrei raggiungere oltre i 45 anni di contributi!
Grazie.
ho 60 anni e 41 di contributi,ho due figli, di questo passo penso che il governo sia contento se andranno a lavorare all’estero. Al governo non gliene frega niente dei nostri figli, l’ha ampiamente dimostrato