Riforma pensioni e quota 100: rischia di saltare tutto per i rimborsi?
Con la pronuncia della Consulta rischiano di saltare i fondi per la copertura della riforma delle pensioni? Il destino della quota 100: le ultime notizie e gli aggiornamenti del 7 maggio 2015. News pensioni e riforma
Prosegue il dibattito sulla riforma delle pensioni e, mentre Cesare Damiano continua a spingere sulla quota 100, ora più che mai il problema appare quello della copertura economica. Il governo può permettersi una simile manovra? Finora la strategia sembra essere stata quella di prendere tempo ma ora il cerchio si stringe e, in vista della prossima Legge di Stabilità, a breve sarà tempo di dimostrare verso quale direzione si intende procedere. Facciamo una panoramica della situazione attuale del dibattito con le ultime notizie sulla riforma e sulle pensioni.
NEW PENSIONI: AGGIORNAMENTO AL 7 MAGGIO 2015- In origine fu la quota 100, il cui costo venne stimato intorno ai 10 miliardi di euro. Da subito la manovra era stata considerata troppo gravosa per il governo tanto che era stato imposto di applicare il limite anagrafico di anni 62. Un compromesso equo per tutti, tranne che per i lavoratori precoci, per i quali si studiavano quindi soluzioni ad hoc (quota 41 e reddito minimo firmato Boeri). Ma le cose si sono complicate, e non di poco, nei giorni scorsi con la decisione della Consulta che ha imposto al governo il rimborso delle pensioni non adeguate all’inflazione dall’esecutivo Monti. Siamo quindi di nuovo a pagare le spese della riforma Fornero e della politica di austerità. Quanto costerà questa sentenza in termini economici? Si è parlato in origine di 10 miliardi. Molto dipenderà anche dall’applicazione che si farà della pronuncia e dal numero di eventuali rimborsi. Pur non prevedendo rimborsi immediati per tutti è difficile ipotizzare una spesa inferiore ai 5 miliardi. A chi andranno sottratti? Il timore, e il sospetto, è che ci saranno meno fondi disponibili per la riforma delle pensioni e, in particolare, per la quota 100. Quali alternative si prospettano? I prossimi giorni saranno determinanti per comprendere verso quale direzione si muoverà l’esecutivo. Cesare Damiano, nei suoi ultimi interventi, ha invitato a non perdere di vista il focus centrale della riforma, che non è quello dei rimborsi per gli assegni medio-alti.
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