Busta arancione Inps: come funziona il calcolo pensione
Come funziona il calcolo della pensione che porta alla previsione sull'assegno contenuta nella lettera arancione? Le spiegazioni dell'Inps sulle buste arancioni che riceveremo a maggio. Le ultime news sulla busta arancione
E’ stato confermato dal presidente dell’Inps Tito Boeri l’invio prossimo della famosa busta arancione con la previsione del futuro pensionistico del contribuente. Le prime buste saranno inviate a partire da maggio 2015. Lo strumento, come abbiamo già visto, permette ai lavoratori di avere una panoramica futura sull’assegno Inps sulla base dei contributi versati, o meglio dell’andamento dei versamenti essendo questo variabile negli anni.
CHE COS’E’ LA BUSTA ARANCIONE INPS?
BUSTA ARANCIONE, SCOPRIAMO COME FUNZIONA IL CALCOLO-E’ facile prevedere che in molti casi, stando alla situazione attuale delle pensioni, la previsione nella busta arancione purtroppo non sarà delle più rosee, soprattutto per i lavoratori autonomi: la speranza però è che con il tempo la cifra pronosticata possa aggiornarsi in seguito alle misure della riforma delle pensioni e quindi essere più ottimistica. Ma come funziona esattamente il calcolo della pensione fatto dall’Inps? Quali criteri si usano per arrivare ai dati contenuti nella busta arancione? Vediamolo meglio per valutarne l’attendibilità. L’applicazione dell’Inps parte dall’estratto conto previdenziale e da questo calcola i contributi che ancora mancano alla pensione e sulla base di questi fa una previsione del futuro assegno Inps. L’andamento della retribuzione, ed altri parametri variabili nel tempo, sono modificabili in caso di aggiornamenti sopravvenuti. Ogni singolo contribuente avrà a disposizione un Pin personale per accedere ai servizi online dell’Inps. I parametri presi in considerazione per la stima, oltre ai contributi versati, sono: l’andamento dell’economia (il Pil), quello delle retribuzioni e il livello di inflazione. Il risultato è una cifra approssimativa, corrispondente al probabile importo pensionistico futuro del contribuente questo responso sarà appunto contenuto nella fatidica busta arancione che riceveremo a maggio prossimo. In realtà le prime, quelle in fase di sperimentazione, sono già state spedite e pare che i risultati siano stati soddisfacenti tanto da aver portato alla conferma della misura da parte dell’Inps. Anzi Boeri ha dichiarato che dalle buste arancioni in fase di sperimentazione risultano alcune ““pensioni molto alte che non sono giustificate dai contributi che hanno versato durante l’intero arco della vita lavorativa”.
Queste le ultime news sulle novità portate dalla busta arancione nel mondo delle pensioni.