Economia

La tassa sui contanti in banca: quanto c’è di vero?

E' vero che sarà introdotta una tassa sui versamenti fatti in contanti? Ecco la risposta ufficiale del Ministero dell'Economia e delle Finanze

Circola da qualche ora la notizia che ha preoccupato soprattutto commercianti e liberi professionisti, circa la presunta tassa in arrivo sui versamenti in banca in contanti superiori ai 200 euro gionalieri. Cosa c’è di vero in questa notizia? Il provvedimento andava letto in un’ottica di lotta all’evasione fiscale e di superamento graduale del contante, quindi aveva un senso logico se considerato insieme ad altre misure come la fatturazione elettronica previste dall’esecutivo per questo scopo. Il che ha reso ancora più credibile la notizia.

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In realtà il ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) secondo gli ultimi aggiornamenti ha smentito la previsione da parte del governo di una tassa sull’uso di denaro contante e sui relativi versamenti in banca. Si tratterebbe quindi di una bufala, di un retaggio di una vecchia proposta del governo Prodi che però non aveva trovato seguito. Non sono previste quindi al momento imposte di bollo di questo tipo. In poche ore la notizia aveva generato parecchie polemiche anche per i presunti vantaggi delle banche che, in questo modo, avrebbero risparmiato sui costi di gestione e incassato gli utili sulle operazioni di accredito elettronico. Sospiro di sollievo quindi per chi era preoccupato per questa novità anche se è innegabile che qualcosa per l’evasione fiscale, soprattutto da parte di autonomi e professionisti andrà fatto. Sembra che il governo sia intenzionato ad intervenire in questo senso ma con misure soft, come ad esempio gli incentivi in sconti ai consumatori che decidono di pagare con bancomat e carta di credito per rendere tracciabile l’acquisto. I dati sull’evasione infatti sono impressionanti e se in parte è vero che contribuenti onesti fanno un po’ di nero spinti dall’eccesiva pressione fiscale e sarebbero magari disposti a pagare tutto in un sistema fiscale più equo, dall’altro non bisogna mai dimenticare che l’evasione, a qualsiasi livello, è un reato.



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