Un marito sospetto: l’incredibile e scioccante vera storia di Xavier Dupont il killer che ha sterminato la sua famiglia
Il film Un marito sospetto racconta in parte la storia di Xavier Dupont de Ligonnes: ecco cosa è successo davvero a Nantes
E’ una storia che ha lasciato senza fiato tutto il pubblico che ieri sera su Rai 1 ha seguito il film francese Un marito sospetto. Chi era incollato davanti alla tv nei primi minuti della messa in onda ha di certo avuto modo di leggere che la storia raccontata nel film, è una storia vera. E’ un fatto di cronaca che ha sconvolto l’intera Francia per la sua brutalità ma anche perchè il padre assassino, Xavier Dupont de Ligonnes, ha cercato di scappare, dopo aver sterminato la sua famiglia.
In Italia, del caso, si è occupato anche il programma Chi l’ha visto.
Il 28 aprile del 2011, poche ore dopo la strage di Nantes, sul sito del programma di Rai 3, viene pubblicato questo annuncio:
E’ ricercato in tutta Europa, ma soprattutto in Italia, il padre che avrebbe sterminato tutta la sua famiglia, moglie e quattro figli, a Nantes, nel nord-ovest della Francia, prima di sparire nel nulla.
La storia raccontata nel film Un uomo sospetto, si ispira a quella dello sterminatore di Nantes ma è una storia molto diversa perchè del killer, ancora oggi, non c’è traccia. Potrebbe persino essere ancora vivo.
Il killer che ha sterminato la sua famiglia ricercato in Italia
Poche ore dopo aver ucciso la sua famiglia, l’uomo sarebbe scappato in Italia. Nel 2011 si leggeva sul sito di Rai 3:
Un mandato di ricerca internazionale contro Xavier Dupont de Ligonnes, 50 anni, sospetto numero 1 della strage di Nantes, è stato spiccato da Lione dall’Interpol, ma secondo quanto riferito dalla prefettura di Nantes, l’uomo sarebbe ricercato soprattutto in Italia, dove la polizia di frontiera ha ricevuto pressanti solleciti.
Xavier Dupont de Ligonnes era stato avvistato l’ultima volta il 15 aprile a Roquebrune-sur-Argens, nel Var, poco lontano da Frejus, al confine con l’Italia, dove e’ stata ritrovata la sua auto, una Citroen C5.
La strage della famiglia
Tutti gli elementi portano gli inquirenti a pensare che si tratti di un massacro premeditato dall’uomo. I corpi della moglie e dei quattro figli, dai 13 ai 21 anni, sono stati rinvenuti nel giardino della casa di Nantes. I corpi delle vittime, sono stati ritrovati il 22 aprile, accuratamente sepolti, chiusi in sacchi di juta e cosparsi di calce, materiale che l’uomo si era procurato nei giorni precedenti. La storia raccontata nel film Un marito sospetto, come avrete capito, è stata riscritta in modo diverso. In quel caso infatti, i corpi dei familiari del killer, sono stati ritrovati solo dopo la sua morte, grazie alla confessione della madre dell’assassino una delle poche persone che sapeva tutto, anche della sua nuova identità.
All’epoca il killer, per preparare la strage, che era stata ben premeditata, aveva fatto circolare la voce di un imminente trasferimento in Australia. Ne aveva informato anche la scuola dei figli più giovani ed il datore di lavoro della moglie, bidella e insegnante di catechismo. Gli armadi di casa erano stati svuotati, le finestre sprangate, il contratto d’affitto rescisso. Ad alcuni amici l’uomo aveva raccontato di essere in realta’ un agente segreto in missione.
Che fine ha fatto Xavier Dupont de Ligonnès è ancora vivo?
Il 9 aprile 2013 è stata condotta un’operazione per ritrovare il corpo di Xavier Dupont de Ligonnès. Gli investigatori, assistiti da sommozzatori, hanno perquisito le vecchie miniere di piombo Pic Martin a Cannet-des-Maures nel Var. Fu qui che Jacques Massié e la sua famiglia furono trovati assassinati nel 1981. Un vero e proprio giallo, già perchè a differenza del film, nel quale il protagonista viene ucciso dalla sua seconda moglie, con la quale ha avuto un altro figlio, Xavier invece, in qualche modo potrebbe averla fatta franca.
Il 2 maggio 2013 è stata effettuata una perquisizione da 50 agenti di polizia e vigili del fuoco di un’unità specializzata nella perquisizione di luoghi pericolosi e di difficile accesso. La ricerca si è rivelata infruttuosa.
Lo sterminatore di Nantes, si è suicidato?
Da wikipedia:
Il procuratore Brigitte Lamy non ha riconsiderato lo status di sospettato di Xavier Dupont de Ligonnès e rimane convinta che si sia suicidato. Se il suo corpo verrà ritrovato e non ci saranno altri sospetti, l’indagine verrà chiusa “di default”. Nel giugno 2013, un corpo è stato trovato a 20 chilometri (12 miglia) dal punto in cui Xavier Dupont de Ligonnès è stato visto l’ultima volta. È stata eseguita un’autopsia che non ha escluso completamente la possibilità che il corpo fosse quello di Xavier. Il procuratore di Draguignan, Danielle Drouy-Ayral, ha dichiarato “in questo momento, non è il corpo di Xavier Dupont de Ligonnès”, senza fornire ulteriori dettagli per spiegare questa dichiarazioni.
Nel 2019 l’arresto in Scozia: non era lui
Nel 2019 grazie alle forze dell’ordine scozzesi sembra arrivare la svolta. Viene annunciato che il killer è stato finalmente arrestato. La polizia francese si mette subito a lavoro ma ben presto si scopre che la persona fermata, non è Xavier.
Il 12 ottobre, a seguito di impronte digitali più approfondite e di un test del DNA, fu annunciato che l’uomo arrestato non era Xavier Dupont de Ligonnès, ma un cittadino francese di origine portoghese di 69 anni in visita a Dunoon dalla moglie scozzese. L’uomo è stato rilasciato senza accusa. È stato rivelato che l’uomo aveva denunciato il furto del passaporto nel 2014, ma da allora aveva acquisito un passaporto sostitutivo valido e legittimo e da allora ha viaggiato regolarmente con quel passaporto.
Le teorie alternative
Secondo alcuni familiari di Xavier Dupont de Ligonnès, la famiglia non è mai stata sterminata. Sarebbero tutti partiti per gli Stati Uniti perchè in pericolo per non si sa bene, quale imprecisato motivo. I corpi ritrovati nel giardino, secondo questa teoria, non sarebbero quelli della famiglia di Xavier.
La conclusione
La polizia ha ricevuto più di 900 segnalazioni da persone che credevano di aver individuato Xavier. In particolare, qualcuno che corrispondeva alla sua descrizione fisica è stato ripreso dalle telecamere a circuito chiuso in un casinò di Néris-les-Bains e la polizia ha successivamente concentrato la sua ricerca in quella zona. Nel corso degli anni questa storia è stata raccontata da documentari, film e serie tv ma nessuno sa davvero che fine abbia fatto lo sterminatore di Nantes.