Elezioni USA 2016, Renzi: “Speriamo che sia femmina”
Matteo Renzi spera che il nuovo presidente USA sia femmina, ma non dimentica Barack Obama: ultime news sulle elezioni USA 2016
Il legame tra Matteo Renzi e Barack Obama lo conoscono tutti. Il primo ministro italiano ha sempre visto al presidente USA come un modello da seguire e, se possibile, da replicare nel Belpaese. I risultati non sono stati forse all’altezza, ma anche il nostro premier segue da vicino l’evoluzione della storia americana, che vedrà nell’8 novembre 2016 un punto di svolta cruciale, sia che vinca Hillary Clinton sia che vinca Donald Trump.
Matteo Renzi ha però le idee chiare e non poteva essere altrimenti, vista la sua anima da Democrat USA. In un post su Facebook, dove ha raccolto un album fotografico intitolato “L’eredità di Obama“, Renzi si esprime alla vigilia delle elezioni USA dando il suo ultimo endorsement alla causa di Hillary Clinton.
“Sono ore decisive per gli Stati Uniti e quindi per il mondo”, scrive Renzi. “Tra qualche ora sapremo il nome del 45° presidente americano ed è ovvio che questa scelta influenzerà moltissimo il mondo dei prossimi quattro anni. Noi… speriamo che sia femmina, come recitava il titolo di un vecchio film“.
Questa è stata solo un’introduzione che è servita a Renzi per ricordare il presidente americano uscente, Barack Obama. Nonostante le polemiche sulla politica estera, il primo ministro italiano non ha esitato a riconoscere i meriti dell’ex senatore dell’Illinois, definendolo un simbolo di speranza per le attuali e nuove generazioni.
“Obama è stato un riferimento per chi crede nel sogno americano, per chi crede nel partito democratico, per chi crede nella politica”, ha continuato Renzi. “Il cittadino Obama sarà ancora utile alla politica mondiale, continuando a essere fonte di ispirazione e confronto soprattutto per la nuova generazione”.
Goodbye Barack Obama, insomma. In attesa dell’8 novembre, quando Renzi spererà di dare il benvenuto alla signora Clinton. Mancano pochissime ore, l’attesa cresce, occhi di tutto il mondo puntati sull’America, cosa succederà?