Georgia mangia troppi dolci: la nonna la fa correre e la piccola muore
Una nonna punisce la nipotina di 4 anni facendola correre per due lunghe ore intorno casa: la bimba muore, per la donna arriva l'ergastolo
E’ arrivato l’ergastolo per Joyce Hardin, la donna che nel 2012 in Georgia determinò la morte della nipotina, colpevole di avere mangiato troppi dolci. La donna, con la collaborazione della matrigna della bimba, punì la piccola facendola correre per due lunghe ore al termine delle quali la bambina stramazzò al suolo, priva di vita. I vicini di casa, che assistettero alla scena, sono stati determinanti nel processo testimoniando contro la donna che in questi tre lunghi anni ha sempre cercato di difendere la sua posizione dicendo di non avere pensato quella punizione con l’intento di fare morire la nipotina.
L’obiettivo era quello di darle un bell’insegnamento: la bimba aveva infatti mentito alla nonna che le aveva chiesto quanti dolci avesse mangiato nel corso della giornata. A risposta non vera, Joyce Hardin parte con la punizione esemplare e obbliga la piccola di a correre intorno alla casa, tenendo dei bastoni in mano, per smaltire e riflettere sulla bugia detta.
La piccola comincia, arranca e tenta di fermarsi quando non ce la fa più ma la nonna la obbliga a continuare, offendendola e brontolandola ulteriormente, stando al racconto dei vicini che assistono alla scena. Fino a quando la bambina, senza più un briciolo di forza, cade a terra e muore poco dopo in ospedale perché i soccorsi si rivelano inutili.
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Una storia tristissima che conosce il suo epilogo soltanto a tre anni di distanza quando la Giuria chiamata a decidere sul caso ha sentenziato l’ergastolo per la nonna killer. La donna, arrivata a conoscenza della sentenza, ha continuato a definirsi innocente dicendo che la sua non era una punizione nei confronti della bambina ma solo un tentativo di allenarla dopo il secondo posto ottenuto nella gara di corsa a scuola nella settimana precedente.
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