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Terremoto in Nepal, ultima ora: notizie sui cinque italiani dispersi

Terremoto in Nepal: potrebbero essere cinque gli speleologi italiani dispersi. Si attendono notizie e aggiornamenti. Le ultime informazioni del 27 aprile 2015

Potrebbe salire a cinque il numero degli speleologi italiani dispersi a causa della valanga innescata dal terremoto in Nepal. Con il passare delle ore sale la paura che i loro nomi possano contribuire ad aumentare ancora il numero delle vittime, che già ha superato quota tremila e duecento. Dopo la scossa più grande di sabato, 4,2 gradi sulla scala aperta Richter, a Katmandu hanno fatto seguito ieri repliche di più lieve intensità.

TERREMOTI, LE ULTIME NOTIZIE DALL’ITALIA E DAL MONDO

TERREMOTO IN NEPAL AGGIORNAMENTO IN TEMPO REALE, LE ULTIME NOTIZIE DEL 27 APRILE 2015-Le prime notizie parlavano di quattro speleologi italiani la cui presenza era stata accertata presso il villaggio nepalese di Langtang, completamente travolto da terra e detriti. Sono, secondo l’allarme Ansa innescato dal fratello di uno dei dispersi: Giuseppe ‘Pino’ Antonini, 53 anni, di Ancona, specializzato in operazioni di grotta , Gigliola Mancinelli, anche lei di Ancona, medico anestesista rianimatrice, Oskar Piazza, facente parte del Soccorso alpino del Trentino Alto Adige, e Giovanni ‘Nanni’ Pizzorni, 52 anni, di Genova, esperto torrentista tra i più noti a livello nazionale. Ma secondo gli aggiornamenti ci sarebbe anche un quinto collega di cui però al momento si ignorano le generalità. Sembra che il primo fosse riuscito, tramite un telefono satellitare, a mettersi in contatto con la compagna subito dopo la scossa di terremoto ma da quella telefonata più nessuna notizia. La missione degli speleologi italiani in Nepal era quella di esplorare due canyon ma a causa del maltempo erano rimasti bloccati nel villaggio e avevano rinviato le discese nelle forre. Adriano Alimonta, presidente del Soccorso alpino del Trentino non vuole però parlare ancora di dispersi ed è speranzoso, senza voler sminuire la cosa o allentare le ricerche, che i quattro (o cinque se il quinto venisse confermato) siano impegnati a dare una mano nella situazione di emergenza e che non riescano a contattare le rispettive famiglie per difficoltà comprensibili con le comunicazioni. Stesso approccio da parte del presidente del Soccorso alpino delle Marche, Paola Riccio, che è in contatto con alcuni familiari dei tecnici non reperibili. Si attendono aggiornamenti dal Nepal



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