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Tre sorelle segregate in casa per 10 anni: arrestata mamma mostro

Incubo per tre sorelle svedesi segregate in casa dalla madre per 10 anni: ecco come si sono salvate e in che modo ha reagito il padre

Una storia di cronaca e violenza domestica che fa rabbrividire ci arriva questa volta dalla civile e ordinata Svezia del sud: tre giovani sorelle hanno vissuto per dieci lunghi anni segregate in casa. L’aguzzino delle tre vittime è stata la loro mamma, ora finita agli arresti, e forse questo è quello che sciocca di più in questo racconto di oggi. Ecco i dettagli su questa vicenda che sta facendo il giro del web.

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Immaginate cosa vuol dire vivere chiuse in casa per dieci anni senza mai poter uscire e in condizioni non certo comode. Tutto questo è accaduto nella tranquilla cittadina di Bromolla, ora ovviamente sotto shock per la notizia inaspettata. Quest’ultima del resto ha fatto ben presto il giro del web lasciando senza parole gli utenti attoniti di fronte a tanta crudeltà proveniente peraltro da una mamma verso le creature che avrebbe dovuto proteggere.

La donna, 59 anni, è stata arrestata dopo che una delle tre figlie, che oggi hanno rispettivamente 32, 24 e 23 anni, è riuscita fortunatamente a scappare dall’appartamento e a dare l’allarme alla polizia svedese. I dettagli del racconto sono a dir poco agghiaccianti: per dieci lunghi anni sono state costrette a vivere rinchiuse in un bilocale di 65 metri quadrati sprovvisto persino di televisione e a dormire su materassi gonfiabili. La notizia è giunta anche al presunto padre delle tre giovani che, alla stampa svedese, ha dichiarato di aver cercato senza sosta le figlie per 17 anni. La porta della casa era blindata e le tre ragazze erano state chiuse dentro dall’interno. La donna si era trasferita nella casa di Bromolla da poco. Che cosa l’ha spinta a mettere in atto un piano tanto assurdo e crudele? Si attendono aggiornamenti su questa storia. Nel frattempo non possiamo che sperare che queste ragazze possano riprendersi presto dall’incubo dell’adolescenza alla quale sono state costrette e, magari conoscendo il padre, possano avere un genitore come punto di riferimento futuro.

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