Attentato in Francia: assalto armato contro la sede del giornale Charlie Hebdo
Assalto alla redazione di Charlie Herdo in Francia: le notizie in diretta da Parigi sono tragiche. Ci sono dieci morti e diversi feriti, gli attentatori sono in fuga hanno agito con volto coperto, erano mascherati
Massacro in redazione. Il bilancio sarebbe di dieci morti. Queste le prime notizie che arrivano dalla Francia. Un attentato alla sede del giornale Charlie Hebdo, Parigi sotto choc, dal cuore della capitale francese le notizie che stanno facendo il giro del mondo. Le immagini in diretta da Parigi ci mostrano i primi soccorsi. Agenti e medici cercano di portare in salvo delle altre persone rimaste ferite nell’attentato, non si capisce quale sia l’origine del’assalto. Secondo i primi elementi, due uomini incappucciati e vestiti di nero sono penetrati nella sede del giornale satirico francese, noto per il suo stile ironico e provocatorio, prima di aprire il fuoco con dei kalashnikov. Ma sono diverse le notizie che si susseguono in questi minuti. I canali di notizie stanno cercando di seguire in diretta con collegamenti da Parigi e stanno raccogliendo le prime testimonianze, anche quelle dei passanti che hanno assistito all’assalto. L’Europa sembra essere ancora una volta fragile e attaccabile da diversi punti di vista.
GLI AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE IL 7 GENNAIO 2015
Dalla Francia purtroppo arrivano cattive notizie: il bilancio sale a 11 vittime. Sono le 12,40 gli attentatori sono ancora in fuga. Si parla di terrorismo mentre alle 15 riunione straordinaria con Hollande. La Francia trema ma trema anche l’Europa. La radio parigina riferisce di urla “vendicheremo il profeta” da parte degli attentatori. Ma non si parla ancora della matrice. Il giornale era stato accusato di blasfemia in passato.
In diretta le parole di Hollande: “Cerchiamo di capire chi sono gli attentatori, sappiamo che sono due. Potrebbero avercerla con il giornale ma non lo sappiamo ancora…Giornalisti e poliziotti sono stati vigliaccamente assassinati. Fin’ora ci sono 11 morti, 4 sono i feriti gravi ma questo non il bilancio definitivo. Quaranta persone sono sotto protezione. Potremo avere il bilancio esatto a breve. Alle 14 riunirò i ministri, dobbiamo assicurare la protezione in tutti i luoghi. E’ stata una barbarie. Abbiamo posto in essere il piano contro gli attentati. Speriamo di trovare gli autori di questo atto. La Francia ha subito uno choc. Un attentato terroristico non ho dubbi di questo. Abbiamo cercato di proteggere il giornale. Adesso dobbiamo dimostrare di essere un paese unito, con fermezza e con la preoccupazione dell’unità nazionale. Questo è il mio atteggiamento. Parlerò ai francesi poichè ci troviamo in un momento difficile. Noi siamo minacciati, come altri paesi del mondo perchè il nostro è un paese di libertà. Nessuno deve pensare di poter agire in Francia contro lo spirito della repubblica e un giornale rappresenta questo spirito. Noi adesso dobbiamo trovare i responsabili. ”
GUARDA QUI IL VIDEO DELL’ATTENTATO: L’UCCISIONE DI UN POLIZIOTTO
ATTENTATO IN FRANCIA IL 7 GENNAIO 2015: 11 VITTIME A PARIGI
I giornali francesi parlano di carneficina. L’inchiesta è appena partita ma non si riesce a capire chi siano gli uomini entrati nella redazione del giornale. E’ certo però che il bilancio potrebbe aggravarsi. Gli attentatori si sono dati alla fuga, avrebbero anche cambiato macchina. La Polizia sta cercando di rintracciare i due individui in fuga mentre il numero delle vittime deve essere confermato. Si spera che non ci siano altri morti. I giornalisti chiedono se il giornale avesse ricevuto delle minacce di recente. I responsabili dicono che negli ultimi tempi non ci sono state minacce dirette ma potrebbero essere un bersaglio a causa delle pubblicazioni settimanali.
Nel novembre 2011 la sede del settimanale venne distrutta da una bomba molotov e dall’incendio generato dall’esplosione. La redazione aveva annunciato la nomina di Maometto come direttore del numero in uscita, che si sarebbe chiamato «Sharia Hebdo» in relazione alla vittoria del partito islamico di Ennahda alle elezioni in Tunisia e alla decisione del nuovo governo libico di usare la sharia come principale fonte di legge.
Il responsabile del sindacato di Polizia parigino dice che la sede della redazione era protetta. Ricordiamo che il bilancio è ancora di dieci vittime, ci sarebbero 5 feriti gravi. Gli attentatori sono in fuga. Ci si prepara a una riunione straordinaria al’Eliseo.
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