Maratona di Boston, Obama: “Prenderemo i colpevoli”
L'America messa ancora una volta in ginocchio, si teme per un attentato alla maratona di Boston. Le parole di Obama alla nazione
Quando uno stato è ferito nell’animo la paura riemerge, feroce e implacabile. Il sangue sui marciapiedi, il fumo delle bombe, il rumore assordante del dolore, le vittime innocenti. Alla maratona di Boston si rivive un nuovo 11 settembre, le vittime sono tre ma la disperazione e il terrore sono gli stessi. Obama ci mette ancora una volta la faccia e nel suo discorso alla nazione, atteso da tutto rassicura che i colpevoli pagheranno. Purtroppo però le vittime non torneranno a correre, quel bambino che stava aspettando il suo papà non tornerà a casa e quel papà che stava correndo passerà la vita a pensare “se non ci fossi andato mio figlio sarebbe ancora vivo”.
“Non abbiamo ancora risposte, ma di una cosa sono sicuro: troveremo i colpevoli. Per noi è come un atto di terrorismo” queste le parole del presidente degli Stati Uniti Barak Obama qualche ora dopo i fatti tragici di Boston. Il tempo di una riunione di emergenza con l’FBI per capire contro chi puntare il dito e pochi minuti per raccogliere ancora una volta la forza di parlare davanti a una nazione martoriata e insanguinata.
“Daremo una risposta immediata a questa situazione, non sappiamo perché, non abbiamo la situazione chiara – ha detto inizialmente Obama – però troveremo chi è stato e chi lo ha compiuto tutto questo” l’America colpita dalle bombe non sa chi questa volta ha deciso di mietere vittime, forse perchè i nemici sono tanti.
La paura di nuovi attentati entra nelle case degli americani ma non solo. Rimbalza da un paese all’altro perchè purtroppo, i nemici dell’America sono i nemici anche dell’occidente. Non si è mai al sicuro, sembra essere questo il messaggio che chi ha agito ieri ha voluto lanciare non solo agli States ma a tutto il mondo.