Sebastiano Visintin indagato, parla Silvia: “ora facciamo silenzio”
Silvia la cugina di Liliana Resinovich torna in tv per commentare le ultime notizie su Sebastiano Visintin: adesso è indagato
Per i familiari di Liliana Resinovich è arrivato il momento di fare silenzio e di lasciare che a parlare siano i fatti. Lo ha spiegato Silvia, la cugina di Lily, ospite nella puntata di oggi di Storie Italiane. Ha scelto lo studio di Eleonora Daniele per commentare la notizia arrivata venerdì sera: Sebastiano Visintin è stato indagato e nei prossimi giorni sarà di nuovo ascoltato, ma questa volta non come persona informata sui fatti e parte lesa, ma come indagato per l’omicidio di sua moglie. La cugina di Liliana ha spiegato che adesso è arrivato il momento per Sebastiano di mettere insieme tutti i tasselli e fare chiarezza sulle tante incongruenze che ci sono state in questi anni.
La donna, è sembrata molto più vicina a Sebastiano rispetto al passato, quando ha lanciato accuse ben diverse nei confronti del marito di sua cugina. Oggi ricorda che indagato non vuol dire colpevole e che ci sarà un percorso lungo da fare per arrivare a fare chiarezza su quanto successo a Liliana. Sono passati tre anni e mezzo e ancora di tempo, per trovare un colpevole, ne dovrà passare. Ringrazia tutte le persone che si sono battute accanto alla famiglia di Liliana per dimostrare che la donna non si è suicidata ma che è stata uccisa.
Le parole di Silvia a Storie Italiane
“Adesso è ora di fare silenzio, di lasciare che i nuovi inquirenti facciano tutto il loro lavoro” ha detto la donna a Storie Italiane invitando anche chi si schiera sui social a smetterla di fare il tifo per una fazione o per l’altra. Fa notare che molti hanno etichettato i familiari di Liliana come “parenti serpenti” e spera che questo clima cambi e che si pensi solo alla giustizia per una donna che è stata uccisa.
Silvia sottolinea anche che non ci sia nulla da festeggiare, neppure per la loro famiglia, ricordando per l’ennesima volta che Liliana è morta e che non tornerà a casa. L’unica cosa che loro sperano è avere giustizia, che ci sia un nome all’assassino della Resinovich, che ci siano delle certezze. E se Sebastiano è innocente come ha sempre detto in questi tre anni, avrà tutto il modo di dimostrarlo anche adesso, in queste nuove indagini.
Non vuole quindi dire molto altro Silvia, che si aspetta un lavoro svolto in modo diverso. Se forse si fosse fatto tutto prima, a poche settimane dalla morte di Liliana, le persone che la amavano e l’hanno amata, si sarebbero risparmiate tre anni di sofferenza. Adesso però, ribadisce Silvia, è arrivato davvero il momento di restare in silenzio e seguire l’operato di chi indaga.