Andrea Sempio sconvolto e allibito: è indagato per l’omicidio di Chiara Poggi, le ultime da Garlasco
Affida al suo avvocato il primo commento dopo la notizia di oggi: Andrea Sempio indagato per l'omicidio di Chiara Poggi si dice sconvolto
C’è davvero un innocente in carcere per un omicidio che non ha commesso ? C’è davvero un’altra persona coinvolta nel delitto di Garlasco? Chi ha ucciso Chiara Poggi? Se lo chiede tutta Italia oggi dopo le ultime notizie arrivate da Pavia. «Sconvolto e allibito». Queste le parole di Andrea Sempio, recentemente indagato dalla Procura di Pavia nell’ambito del delitto di Garlasco.
Il suo legale, Massimo Lovati, ha riferito lo stato d’animo del suo assistito dopo la notizia della riapertura delle indagini. Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi, era cresciuto a Garlasco e frequentava abitualmente la casa della vittima. Domani, mercoledì 12 marzo, giorno del suo 37esimo compleanno, Sempio sarà sottoposto con modalità coattive all’esame del DNA, eseguito dai carabinieri di Milano.
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Andrea Sempio: le indagini del 2016 e l’archiviazione
Andrea Sempio era già stato indagato nel 2016 per l’omicidio di Chiara Poggi, ma la sua posizione fu successivamente archiviata su richiesta della Procura di Pavia. L’indagine era stata avviata a seguito di un esposto presentato dalla madre di Alberto Stasi, condannato in via definitiva per il delitto. Secondo l’esposto, il DNA rinvenuto sotto le unghie della vittima sarebbe stato compatibile con quello di Sempio, all’epoca diciannovenne.
L’ipotesi emerse nell’ambito di un’indagine difensiva affidata a un’agenzia privata, focalizzata sul materiale genetico trovato sotto le unghie di Chiara. Tuttavia, per la Procura di Pavia, quel DNA, già analizzato, risultava inutilizzabile per un confronto affidabile. Di conseguenza, non venne disposta alcuna nuova analisi, e il giudice per le indagini preliminari archiviò la posizione di Sempio.
Nella motivazione dell’archiviazione, il gip sottolineò che, pur comprendendo l’intento di difendersi da un’accusa così grave, l’iniziativa della difesa di Stasi risultava inconsistente e mirata a individuare un nuovo colpevole dell’omicidio di Chiara Poggi.
L’ipotesi difensiva e la decisione del giudice
A richiedere l’archiviazione furono il procuratore aggiunto Mario Venditti e il pm Giulia Pezzino, evidenziando come la denuncia presentata dalla difesa di Stasi fosse un tentativo di indicare un colpevole alternativo senza basi concrete.
Gli atti furono trasmessi alla Procura prima di Natale 2016 dal pg Roberto Alfonso, che allegò anche la consulenza del genetista Pasquale Linarello. Quest’ultimo sosteneva che il DNA estrapolato dalle unghie della vittima fosse compatibile con quello di Sempio. Tuttavia, il gip, in accordo con i pm, ritenne tale consulenza «radicalmente priva di attendibilità».
Anche il presunto movente suggerito dai legali di Stasi – secondo cui Sempio si sarebbe invaghito di Chiara – venne considerato «inimmaginabile e insussistente». Parimenti, fu ritenuta inconsistente un’ulteriore pista investigativa che avrebbe coinvolto un operaio della zona di Garlasco, poi divenuto malato terminale.
Alla luce di queste considerazioni, la posizione di Andrea Sempio fu archiviata con la motivazione che non avesse avuto alcun ruolo nel delitto. Tuttavia, con la nuova indagine, la vicenda sembra riaprirsi, riportando al centro dell’attenzione il nome di Andrea Sempio. In una delle sue rare interviste, ospite di Quarto Grado, l’uomo si era dichiarato del tutto estraneo ai fatti. “Nella testa di molte persone io sono più di un sospettato e molti pensano che io sono il responsabile, mi mandano offese, minacce e insulti” aveva detto nella trasmissione di Rete 4. “Il fratello di Chiara non ha mai dubitato di me, io con lei avevo solo un rapporto di cortesia, ci salutavano e fine” aveva detto nella trasmissione di Nuzzi Andrea Sempio che non aveva saputo dare una risposta al perchè del suo dna sotto le unghie di Chiara.
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