Sebastiano Visintin non teme di essere indagato: “Chi ha ucciso Liliana? In Sterpin tante stranezze”

Sebastiano Visintin si è fatto una sua idea sull'assassino di Liliana Resinovich e non teme di essere indagato: non ha fatto del male a sua moglie

sebastiano visintin ultime notizie

Non ha nessun timore di poter essere indagato a tre anni e mezzo di distanza dalla morte di Liliana Resinovich. Stando alla nuova super perizia, la donna sarebbe stata uccisa. E adesso Sebastiano Visintin vuole che sia fatta chiarezza e cerca un colpevole, cerca l’assassino di sua moglie. Nega di averle mai fatto del male, nega di aver anche solo un motivo per volerla morta. Non c’era nessuna relazione con Claudio Sterpin, lo ribadisce. Racconta che Liliana era probabilmente solo affettuosa con quell’amico di vecchia data e che lui ha frainteso tutto. Dunque non c’era nessuna gelosia da parte sua.

Federica Sciarelli fa notare a Chi l’ha visto al Visintin che Liliana quel giorno, il 14 dicembre 2021, prima di uscire di casa lascia la fede. “Ha lasciato anche altri oggetti, i cellulari, i documenti” racconta Sebastiano. Secondo la conduttrice di Chi l’ha visto però la fede avrebbe un significato simbolico, legato al matrimonio. C’è da dire che è molto strano che Liliana abbia lasciato il cellulare a casa e i documenti. Doveva passare, secondo il racconto di Sterpin dal negozio della 3 e inoltre non dimentichiamo che in quel momento storico, senza green pass, non si poteva entrare neppure al bar. Dunque, è possibile che qualcuno abbia portato dopo quegli oggetti in casa, dopo la scomparsa e la morte di Liliana? Tante cose non tornano in questa intricata vicenda nata con delle indagini in cui si è pensato subito a un suicidio e tante cose non sono andate nel modo giusto.

Sebastiano Visintin punta il dito contro Sterpin

Mentre la famiglia di Liliana sembra non avere dubbi sul coinvolgimento di Claudio Sterpin, Sebastiano invece, punta il dito proprio contro l’amico speciale di sua moglie. Da sempre chiede di sapere che cosa si sono detti nella famosa chiamata che a suo dire, avrebbe cambiato l’umore di Liliana. E poi ribadisce anche al Corriere della sera: “Non ho nomi ma solo stranezze e parlo di Sterpin: qualche giorno prima del ritrovamento si trovava a cento metri da lì e l’indomani è andato in Questura a indicare proprio quel posto“.

Ha detto più volte Sebastiano che tutto questo è molto strano, come anche il fatto che neppure 1 ora dopo l’assenza di Liliana da casa sua si sia preoccupato iniziando a fare diverse telefonate agli amici della donna. Una preoccupazione che invece non ha travolto Sebastiano che ha deciso di andare a denunciare la scomparsa di sua moglie solo in tarda serata. Per lui non è risultato strano che la moglie non fosse in casa a pranzo, nonostante i cellulari fossero rimasti lì.

Sebastiano Visintin non esclude che in questa storia ci possa essere coinvolta un’altra persona. Ricorda che quando è rientrato in casa il 14 dicembre, il giorno della scomparsa di Liliana, c’era la luce del corridoio accesa. “Il fratello di Lilly dice che lei gli aveva confidato che dietro un quadro di casa nostra c’erano dei codici segreti e non voleva che io lo sapessi. I codici non ci sono più. C’è forse un’altra pista? Cos’erano quei codici? Una cassetta di sicurezza? Documenti? Foto? Denaro?” ha detto Sebastiano Visintin che non teme di essere indagato ma che vuole solo arrivare alla verità su questa storia per capire come è morta Liliana.

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