E’ morto il piccolo Cesare Zambon, mamma Valentina: “Ti ho fatto una promessa”
E' mamma Valentina a scrivere che il suo Cece non c'è più. Il piccolo Cesare Zambon ha dato tanto a tutti ma la malattia gli ha tolto ogni cosa tranne l'amore
La seguivano in tanti la storia di Cesare sui social, il piccolo Cesare Zambon che adesso non c’è più e che in sei anni di vita ha avuto così tanto amore e ha dato così tanto senza chiedere mai niente, come scrive la sua mamma nel messaggio di addio.
Cesare era il simbolo della forza, tutti speravamo non andasse così. Era affetto da una malattia rara, la neurofibromatosi che l’aveva reso cieco. La sua mamma, il suo papà, i fratelli, tutta la famiglia, gli stavano insegnando come vivere attraverso i loro occhi e le loro esperienze. Sembrava tutto così speciale, insegnamenti che zittivano tutti quelli che si lamentano delle stupide difficoltà della vita. Poi sono arrivate le masse tumorali e la malattia ha un po’ alla volta tolto tutto a Cece.
Le parole di mamma Valentina
Valentina Mastroianni ha dato al suo Cece la vita tutti i giorni e non solo quando l’ha messo la mondo. Chi aveva più forza tra loro due era difficile capirlo perché Valentina non ha mai smesso di sorridere, di vivere, di amare ogni momento la sua famiglia, quella vita così difficile. Durante tutti questi anni non ha mai smesso di sensibilizzare l’opinione pubblica, senza badare mai alle inutile critiche. Un blog sempre aggiornato per aiutare la sua famiglia a continuare a sognare, per aiutare il piccolo Cesare e gli altri.
Quanta gratitudine in ogni post in cui ci mostrava la loro vita, sempre insieme ma oggi è il giorno dell’addio, anche se Valentina svela la promessa fatta a suo figlio e non c’è spazio per la rabbia ma solo per l’amore.
“Ciao Cece del mio cuore, sei stato CORAGGIOSO, senza PAURA, FINO ALLA FINE. Circondati dal nostro amore, grazie agli ANGELI del GUSCIO, sei andato via da questa vita a cui tu hai dato tanto, senza chiedere niente. Ti ho fatto una promessa: non essere arrabbiata con questa vita. E ce la metterò tutta per far si che il mio cuore urli solo cose belle in tuo nome. Tu ora vai, finalmente LIBERO! Corri Cece, veloce come la luce, braccia aperte e vai…”.
Non esiste una cura definitiva per la neurofibromatosi, termine che si riferisce a una gamma di malattie genetiche che possono provocare lo sviluppo di tumori ai nervi e altre complicazioni, come problemi neurologici, cutanei e ossei.
Le ultime settimane sono state le più dure per il piccolo Cesare Zambon e la sua famiglia. L’aggravarsi della malattia e la scelta di trasferirsi a Genova, di ricevere le cure all’Ospedale pediatrico Gaslini.
L’addio di tante persone a Cece è in messaggi come questi: “Grazie per essere passato nella mia vita e avermi permesso di conoscere te e la tua famiglia. Sei stato il bambino di tutti grazie a chi ti ha amato fino al tuo ultimo respiro. Ciao piccolino, grazie”.