La piccola Giulia è morta per la rottura del collo, segni di morsi di cane: oggi i funerali
Questa mattina i funerali della piccola Giulia ad Acerra mentre si cerca di capire che cosa sia davvero successo nella casa in cui la bambina sarebbe stata aggredita e sbranata dal cane
Che cosa è successo nella casa di Acerra la sera di sabato, la sera in cui Giulia è morta? L’ipotesi privilegiata è quella dell’aggressione da parte del pitbull di famiglia, anche se non sono state trovate tracce di dna della bambina tra le sue fauci e il suo mantello, dal pelo bianco, non presentava macchie di sangue. Ieri inoltre, gli inquirenti e gli avvocati, sono nuovamente tornati in quella casa alla quale erano stati apposti i sigilli subito dopo che, intorno alle 2 di notte, i veterinari avevano portato via i cani dalla casa. Una scena che ha lasciato tutti senza parole, almeno secondo le indiscrezioni giornalistiche: non c’era nessuna pozza di sangue nella camera in cui la piccolina sarebbe stata aggredita.
Dunque, che cosa è davvero accaduto? E’ possibile pensare che qualcuno sia entrato nella casa per pulire il cane e il pavimento, visto che il padre della bambina, aveva raccontato che la piccola era stata aggredita da un randagio?
Come è morta la piccola Giulia ad Acerra?
Intanto, si stanno svolgendo presso il Duomo di Acerra (Napoli), i funerali di Giulia Loffredo, la bambina di appena nove mesi tragicamente uccisa dal pitbull di famiglia. La piccola è stata aggredita mentre si trovava in casa: il padre, un giovane di 25 anni, dormiva accanto a lei, mentre la madre era fuori per lavoro.
Ieri, su disposizione della Procura di Nola, è stata eseguita l’autopsia sul corpo della bambina. Secondo le prime risultanze, la piccola sarebbe stata morsa più volte e la causa del decesso sarebbe riconducibile alla frattura del collo. Sono in corso ulteriori accertamenti anche sul cane, che al momento è sotto la custodia dell’Asl Napoli 2 Veterinaria. Dai primi esami non sarebbero emerse tracce di sangue nella bocca dell’animale, ma si attendono analisi più approfondite per chiarire la dinamica della tragedia.
Intanto, il padre della bambina è stato iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo, come atto dovuto. Il giovane, nella serata di domenica, è risultato positivo ai cannabinoidi (hashish). Nel suo racconto agli agenti del commissariato di Acerra, ha spiegato di essersi addormentato accanto alla figlia e di essersi accorto della tragedia solo poco prima di mezzanotte. A quel punto, in preda al panico, ha tentato una disperata corsa verso il pronto soccorso della clinica Villa dei Fiori, ma per la piccola non c’era ormai più nulla da fare: i medici hanno potuto solo constatarne il decesso. Si stanno vagliando le immagini delle telecamere per capire se davvero il padre di Giulia quella sera non è mai uscito di casa. Potrebbe essersi allontanato anche solo per pochi minuti, quelli in cui la bambina potrebbe aver subito l’aggressione. Si stenta a credere che il giovane papà, non abbia sentito nulla, seppur colto da un sonno profondo.
I funerali di Giulia si terranno in forma privata, secondo la volontà dei familiari, che in queste ore stanno affrontando un dolore indescrivibile per la perdita della loro bambina.