Attualità Italiana

Un alloggio popolare per Stefano Tacconi dopo la malattia

Sta facendo molto scalpore la notizia resa nota oggi da Il giorno: Stefano Tacconi è andato a vivere in una casa popolare nella periferia di Milano

stefano tacconi casa popolare

Stefano Tacconi, ex portiere della Juventus e della Nazionale italiana, ha ottenuto un alloggio popolare dall’Aler a Milano. Secondo quanto riportato da Il Giorno, la richiesta è stata presentata dalla moglie Laura Speranza nell’ambito del bando chiuso il 17 aprile 2023. Dopo la pubblicazione della graduatoria il 5 maggio, il contratto è stato ufficialmente firmato il 7 luglio.

Stefano Tacconi vive in un alloggio popolare

Inizialmente, alla famiglia Tacconi era stato assegnato un appartamento nell’hinterland milanese, ma due mesi dopo è stato possibile effettuare uno scambio con un alloggio situato nella periferia sud di Milano. La famiglia soddisfa i requisiti per l’assegnazione di una casa popolare, un aiuto resosi necessario dopo l’aneurisma cerebrale che ha colpito l’ex calciatore nell’aprile 2022. L’episodio ha avuto gravi conseguenze sulla sua salute, costringendolo per un periodo a utilizzare la sedia a rotelle. Come potrete immaginare questa notizia ha destato parecchio scalpore e commenti da parte di chi non si aspettava che un ex calciatore non avesse una sua casa. Probabilmente le spese legate alla sua riabilitazione hanno avuto costi molto importanti tanto da non permettere alla famiglia di Stefano Tacconi di avere una casa di proprietà.

Ricordiamo che dopo il malore, Stefano Tacconi è stato ricoverato d’urgenza e ha affrontato un lungo percorso di riabilitazione presso l’ospedale di San Giovanni Rotondo. Il recupero è stato lento e complesso, con momenti di grande difficoltà per lui e per la sua famiglia. Nonostante i progressi, l’ex portiere continua a necessitare di cure e assistenza quotidiana, motivo per cui ottenere un alloggio adatto alle sue esigenze si è rivelato fondamentale. La famiglia di Stefano Tacconi per il momento ha preferito non commentare questa notizia che è arrivata alla stampa proprio nelle ultime ore.

Sebbene il cambio di alloggio Aler solitamente richieda un’attesa di almeno 12 mesi, esistono deroghe per casi particolari, come aggravamenti medici documentati o altre necessità comprovate. La famiglia Tacconi ha dunque potuto beneficiare di questa possibilità per ottenere una sistemazione più adeguata alle proprie esigenze.

Seguici

Seguici su

Google News Logo
Ricevi le nostre notizie da Google News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.