Attualità Italiana

Andrea Prospero ritrovato morto: il giallo dei 3 telefoni, si indaga a Perugia

Il corpo di Andrea Prospero è stato ritrovato in una stanza presa in affitto a Perugia: il giovane studente si sarebbe tolto la vita

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Andrea Prospero, il giovane di 19 anni scomparso da giorni, potrebbe essere deceduto poco dopo la sua sparizione. Secondo le prime ipotesi investigative, lo stato del corpo rinvenuto nell’appartamento di via del Prospetto, nel centro storico di Perugia, suggerisce che la morte risalga a diversi giorni prima del ritrovamento. Il ragazzo aveva affittato temporaneamente quell’abitazione, prenotandola prima di sparire nel nulla. Purtroppo l’epilogo di questa storia è stato il peggiore. Per giorni abbiamo tutti sperato che il giovane studente di Lanciano potesse essersi allontanato, magari preoccupato per il primo esame da affrontare. Purtroppo, il finale era invece diverso.

Le ricerche di Andrea Prospero erano iniziate lo scorso venerdì, con gli inquirenti che avevano focalizzato l’attenzione sulla zona di Monteluce, dove il cellulare del giovane studente era stato localizzato per l’ultima volta prima di spegnersi definitivamente. In realtà, il giovane si trovava a poche centinaia di metri dallo studentato da cui era stato ripreso mentre usciva quella stessa mattina. Nella stanza di Andrea sono stati ritrovati dei farmaci che lasciano pensare a un gesto volontario ma le indagini proseguono per capire che cosa è davvero successo al giovane studente.

Andrea Prospero: un ritrovamento che lascia interrogativi

Il corpo del ragazzo è stato scoperto in una posizione innaturale, come se fosse caduto improvvisamente, forse colto da un malore. Nella stanza sono stati rinvenuti alcuni contenitori di farmaci, il che lascia aperta l’ipotesi che Andrea possa aver assunto medicinali prima del decesso. Saranno gli esami tossicologici a stabilire se ciò abbia avuto un ruolo nella sua morte, che potrebbe essere stata accidentale o il frutto di una scelta consapevole. Non sono stati trovati messaggi o biglietti che possano far pensare a un gesto volontario.

Andrea, originario di Lanciano, studiava Informatica all’Università di Perugia. Gli investigatori escludono al momento un’azione violenta o il coinvolgimento di terze persone: l’appartamento era in ordine e privo di segni di colluttazione o manomissioni. Andrea viveva in uno studentato con altri ragazzi, a Perugia insieme a lui c’era anche la sua gemella. Era stata proprio lei a dare l’allarme il 24 gennaio quando il giovane non si era presentato a mensa, dove avevano appuntamento. Nel corso delle indagini era emerso che Andrea, non faceva parte della chat di Whatsapp dei 120 ragazzi che frequentano il primo anno della facoltà di informatica il che aveva lasciato pensare che avesse deciso di non frequentare i corsi. Bisognerà capire se stava però studiando da solo o se invece, c’è altro anche sotto questo aspetto.

L’intervento della polizia e la scoperta del corpo

Il ritrovamento del cadavere è avvenuto dopo giorni di ricerche, grazie all’intervento della polizia e dei vigili del fuoco. Ad allertare le autorità è stata l’agenzia immobiliare che gestisce l’affitto dell’appartamento, preoccupata dal fatto che l’inquilino non avesse riconsegnato le chiavi né saldato il conto. Dopo ripetuti tentativi di contatto andati a vuoto, un controllo online ha rivelato che il nome dell’affittuario corrispondeva a quello del giovane scomparso, facendo scattare l’allarme. Nella stanza del ragazzo, secondo indiscrezioni, sarebbero stati ritrovati tre cellulari. Erano di Andrea, c’era qualcosa di cui non aveva parlato a nessuno nella sua vita?

Sul posto sono intervenuti il procuratore capo Raffaele Cantone e l’aggiunto Giuseppe Petrazzini, affiancati dalla dirigente della squadra mobile, Maria Assunta Ghizzoni, per eseguire i rilievi e avviare ulteriori accertamenti sulla dinamica della tragedia.

Le indagini proseguono per chiarire definitivamente le cause del decesso di Andrea Prospero e dare risposte alla sua famiglia, ancora sconvolta dall’improvvisa perdita.

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