Attualità Italiana

Rosa Vespa e i 9 mesi in cui ha finto la gravidanza: foto, pancione, ecografie fino al tiralatte

Ecco come Rosa Vespa per nove mesi ha finto di essere incinta prendendo in giro, a quanto pare tutti, persino suo marito che non si sarebbe mai accorto di nulla

rosa vespa news

Rosa Vespa ha ammesso di aver fatto tutto da sola, di non aver detto a nessuno quello che stava succedendo nella sua vita. Ha dichiarato che poco tempo fa, ha perso un figlio e aveva paura di deludere suo marito, Acqua Moses, ed per questo che ha deciso di fingere di essere rimasta di nuovo incinta fino ad architettare il diabolico piano che l’ha portata alla clinica di Cosenza, struttura nella quale ha rapito la piccola Sofia.

Nove mesi durante i quali Rosa Vespa ha mostrato ai parenti le ecografie prese dal web, le immagini delle visite, i certificati. Il suo corpo di è anche trasformato, tanto da sembrare realmente incinta. Sul pancione, i baci del futuro papà che non vedeva l’ora, come raccontava ai colleghi, di diventare padre, di abbracciare quel bambino che tanto avevano atteso. Persino una delle immagini arrivate ai media, racconta dei body painting, sul pancione, la donna, si è fatta fare un dolce disegno, come tutte le future mamme amano fare.

Rosa Vespa e la finta gravidanza

E’ andata nei negozio a comprare tutine e giocattoli, la culla ma persino l’intimo speciale per lei. Ai vicini di casa raccontava di come andavano le visite tanto che una di queste, quando lei è andata nella clinica a riprendere quello che doveva essere suo figlio, ha addobbato a festa la palazzina in cui vivevano. Fiocco azzurro sul portone di ingresso, nastri nelle scale. “Abbiamo comprato i confetti migliori” racconta questa vicina sconvolta a una amica. E poi c’è la mamma di Rosa, che viveva con lei, giura di averla vista, dopo il parto che non c’è mai stato, tirarsi il latte per portarlo in ospedale. La Vespa aveva raccontato alla famiglia che il bambino aveva preso il covid e avevano deciso di trattenerlo in ospedale.

Tra l’8 e il 9 gennaio, Rosa Vespa annuncia a tutti di essere diventata mamma. E’ da sola in una stanza d’albergo da dove manda delle foto di neonati presi dal web a suo marito. Gli dice che Ans sta bene in un primo momento, poi inizia a spiegargli che devono fare dei controlli. Sceglie le prime foto con bambini più scuri di carnagione, fino ad arrivare a bambini con la pelle bianca. Torna a casa spiegando che lei è stata dimessa ma che il bambino non sta bene. Può recarsi solo lei alla clinica. Tutti le credono, il marito che forse conosce poco di come funzionano le cose in Italia, non si pone problemi, continua a crederle e lei continua a mandargli messaggi con foto scattate al bambino ma che sono in realtà prese dal web.

Passano i giorni, e arriviamo al 21 gennaio, il giorno del rapimento di Sofia. Non doveva essere lei la bimba rapita, doveva essere un maschietto, era tutto pronto e anche il piano di Rosa Vespa lo era. Entra nella stanza accanto a quella in cui si trovava una mamma con il suo bambino appena nato, un maschietto; le dice che deve portarlo via per il bagnetto, ma la donna non non glielo lascia prendere perchè vede che non ha nessun cartellino. Non si spaventa però, pensa si sia trattato di un disguido. La Vespa non demorde, ritorna una seconda volta sempre in quella stanza perchè vuole quel bambino, ma anche in questo caso, la mamma del neonato la allontana. E dunque a Rosa Vespa, che quel giorno deve portare a casa dove la stanno aspettando per la festa, per forza un neonato, non resta che provare altrove. Entra nella stanza di Sofia e riesce a portarla via mentre suo marito, secondo chi indaga, ignaro di tutto, l’attende con l’ovetto nel corridoio.

Questa sarebbe un’altra prova, secondo gli inquirenti, che dimostrerebbe la buona fede dell’uomo. Avrebbe potuto aspettare fuori per non farsi notare, con la macchina pronta a partire, e invece è lì, in quel posto, con l’aria di chi non saprebbe, appunto, che cosa sta davvero accadendo. Rosa Vespa torna a casa, festeggia e poi il sogno diventa un incubo con l’arrivo della polizia che riprende Sofia e la porta della sua mamma.

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