Attualità Italiana

Acqua Moses lascia il carcere: non sapeva del rapimento, pensava che il figlio fosse suo

Clamorose notizie da Cosenza: Acqua Moses è stato scarcerato, i giudici hanno creduto alla sua buona fede. Sarebbe stato manipolato dalla moglie

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Arrivano clamorose notizie da Cosenza sul marito di Rosa Vespa, Acqua Moses. Nelle ultime ore gli inquirenti avevano spiegato che ci sarebbero stati dei risvolti dopo gli interrogatori e dopo l’analisi dei cellulari dei due protagonisti del rapimento della piccola Sofia. E le novità sono davvero inattese. Il Gip Claudia Pingitore, ha scarcerato Acqua Moses, 47 anni, nigeriano accusato di concorso nel rapimento della neonata Sofia avvenuto martedì scorso un una clinica di Cosenza. Secondo quanto è emerso, l’uomo pensava che davvero il bambino nato e portato via dall’ospedale, fosse suo figlio.

Il Gip ha accolto le richieste degli avvocati Teresa Gallucci e Gianluca Garritano. Resta invece in carcere la moglie, Rosa Vespa, 51 anni, autrice materiale del rapimento che nel corso dell’interrogatorio ha scagionato il coniuge nigeriano. Sembra che sia stato trovato un certificato finto di dimissioni dalla clinica che la donna avrebbe mostrato a Moses.

Acqua Moses lascia il carcere: ecco le ultime notizie

Per 9 mesi l’uomo non si è reso conto che sua moglie non era incinta? Non ti sei chiesto come mai in macchina tua moglie ha deciso di far indossare una tutina azzurra al bambino appena uscito dall’ospedale, anche solo per non attendere di farlo in casa invece che al freddo in macchina? Sono riflessioni che anche la dottoressa Roberta Bruzzone ha fatto nel corso della puntata di Ore 14 in onda oggi. Nelle ultime ore, anche il datore di lavoro do Moses aveva deposto a suo favore, dicendo che il ragazzo era felicissimo per l’arrivo di suo figlio, tanto da offrire da bere a tutti i colleghi.

Sempre nel programma di Rai 2 è stata raccolta la testimonianza dell’albergatore dove Rosa Vespa ha soggiornato. Racconta che era da sola, è arrivata da sola in macchina ed è andata via anche il giorno dopo da sola, nessuna traccia del marito che non avrebbe partecipato a tutta la storia del rapimento.

Moses si è dichiarato innocente, si è accorto che non era suo figlio solo a casa e subito dopo è arrivata la polizia. Il mio cliente è del tutto estraneo alla vicenda, è stato ingannato dalla moglie” ha detto l’avvocato del marito di Rosa Vespa.

Per il pubblico ministero che ha coordinato l’indagine della polizia Moses, avrebbe agito inconsciamente ed avrebbe creduto ad ogni parola riferita da sua moglie sulla gravidanza, senza mai avere dubbi che fosse finta. Secondo chi indaga, anche le immagini di Moses nella clinica testimonierebbero che lui è entrato tranquillamente in quella struttura perchè pensava di andare a prendere suo figlio, non di rapire una bambina.

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