I biglietti di mamma Carola prima dell’infanticidio: “non ce la faccio a crescerla”
Aveva lasciato dei biglietti Carola Finatti, dopo aver ucciso la sua bambina, per spiegare il suo gesto. Li ha trovati suo marito che l'ha anche salvata
L’avevano tanto desiderata quella bambina, racconta visibilmente sotto shock il marito di Carola Finatti ai giornalisti davanti casa. Ancora un dramma, ancora una mamma che uccide. E’ successo di nuovo. Carola era in grande difficoltà, era in cura da uno psicologo, aveva iniziato a manifestare problemi di salute mentale ancora prima che la piccola nascesse. E poi, dopo il parto, la depressione. Lo raccontano anche i biglietti che la donna ha lasciato, il contenuto è stato reso oggi da La stampa.
Ha preso la sua bimba, di 10 mesi, e l’ha affogata o annegata nella vasca da bagno. Poi ha tentato di togliersi la vita ma probabilmente, il ritorno di suo marito in casa, ha cambiato il suo destino. Carola su quei biglietti ha scritto che cosa stava succedendo nella sua vita. Si sentiva incapace di crescere sua figlia. “Non ce la faccio” ha scritto la donna prima di compiere il gesto. In un primo momento si era pensato anche a un possibile incidente mentre la donna faceva il bagnetto alla sua creatura. Poi però, quelle frasi scritte nero su bianco, hanno raccontato un’altra storia. Sarà comunque l’autopsia a fare chiarezza su questa drammatica vicenda.
I biglietti di Carola e l’infanticidio
“Non ce la faccio più” ha scritto Carola che proprio ieri, prima di uccidere la sua bambina, avrebbe dovuto incontrare lo specialista che la stava seguendo. E ancora, tutto il suo disagio verso la piccolina: “Non riesco a tenere la bambina”. E in un altro biglietto, secondo quanto racconta La stampa, ci sarebbe scritto: “Non ce la faccio a crescerla”.
Le parola del marito di Carola sotto shock
A trovare la piccola in vasca da bagno è stato il padre, Antonio Parrinello. “Ero venuto apposta a casa perché ci tenevo ad accompagnare Carola dalla psicologa. Da quando aveva iniziato a stare male, ha fatto il possibile. Ci siamo fatti aiutare da subito. Avevamo voluto tanto questa bimba. Stiamo insieme da diciotto anni e la aspettavamo da tanto” ha raccontato il 36enne, che in poche ore ha perso tutto.
Carola è in ospedale, le sue condizioni sono stabili e non rischia la vita.