Sulla morte di Larimar la Bruzzone chiede chiarezza: “Non escludo l’omicidio”
Anche Roberta Bruzzone ipotizza un omicidio proprio come la famiglia di Larimar: si deve andare a fondo in questa storia, indagando sugli alibi dei minori coinvolti
La famiglia di Larimar non crede che la ragazza si sia tolta la vita ed è scioccata dal muro di silenzio che c’è intorno a questa storia. Oggi la mamma della ragazzina ha parlato in conferenza stampa e con lei anche suo marito e la sorella di Larimar, per chiedere a chiunque sappia di parlare, di raccontare, di dire che cosa è successo davvero alla ragazza. Ma nessuno sembra voler raccontare di quella lite avvenuta poco prima che la studentessa morisse.
Qualcuno che vuol dire qualcosa però c’è. E una testimonianza importante è stata raccolta anche dagli inviati de La vita in diretta. A parlare però a quanto pare non sono i giovani, ma sono gli adulti, che raccontano di come Larimar fosse invidiata dalle sue compagne. La definivano “una ragazza dai facili costumi“. E poi questa lite, spintoni, offese, prima della morte della giovane.
Larimar si è suicidata o è stata uccisa?
Il famosi biglietto che testimonierebbe della scelta di Larimar di togliersi la vita, secondo la sorella della ragazza, non sarebbe stato scritto da lei. Quella sul fogliettino non sarebbe la sua scrittura ma non solo. Il bigliettino viene firmato “Lari” nomignolo che, a detta di sua sorella, lei odiava tantissimo.
Parla una amica di Larimar
Il Corriere della sera ha raccolto la testimonianza di una amica che racconta: “Lari era arrivata da poco qui in Sicilia, si era inserita bene, faceva amicizia facilmente. Né io né le altre sue amiche, che sono le sue compagne di classe, abbiamo notato che avesse qualche pensiero triste o brutto per la testa. Non mi ha mai parlato di qualcosa che la preoccupasse. Zero. Non ho suoi messaggi in cui mi dice che sta male. Non so proprio spiegarmi quel che è successo“. Secondo questa amica di Larimar non ci sarebbe stata nessuna rissa, nessuna lite: “Non c’è stato nessun litigio. Assolutamente no. Io non c’ero ma l’ho chiesto a tutti e tutti mi hanno giurato che non ci sono stati né spintoni né qualcuno che ha alzato le mani. Non so chi si è inventato questa cosa ma non è vera. Lei e l’altra ragazza semplicemente parlavano, e nemmeno animatamente. La cosa vera invece l’hanno vista e la raccontano tutti: che Lari dopo la ricreazione era turbata, ma conoscendola io mai avrei creduto che ci fosse qualcosa che potesse spingerla a uccidersi“.
Secondo quanto ha raccontato questa ragazza, non ci sarebbe stato neppure nessun video della vittima. Si parla invece di alcune immagini di lei con un ragazzo più piccolo.
Larimar è stata aggredita lo stesso giorno in cui è morta
A parlare invece con i giornalisti de La vita in diretta è una donna che non ha assistito direttamente ai fatti ma che ha parlato con una ragazza che ha visto tutto. Larimar sarebbe stata aggredita verbalmente e anche fisicamente. L’accusa era quella che avrebbe rubato il fidanzato a un’altra ragazza. Tutto questo sarebbe successo lo stesso giorno in cui poi la giovane studentessa è morta. Larimar sarebbe stata accerchiata da altre ragazze e tra queste c’era quella che l’accusava di averle rubato il fidanzato.
Questo spiegherebbe il motivo per il quale la ragazzina chiama sua mamma e le chiede di andare a scuola a prenderla. Le dice che è successo qualcosa di brutto ma non fa in tempo a confidarle che cosa. “Ho fatto qualcosa di brutto” avrebbe detto, forse in riferimento al video. La testimone dice: “Volevano svergognarla, volevano umiliarla perchè la accusavano di avere facili costumi”.
La dottoressa Bruzzone commenta: “La ragazza ha chiesto aiuto, io non faccio fatica a credere alle testimonianze che abbiamo sentito. Tutte le altre si sono sentite minacciate, scatta la competizione. I ragazzi negano tutto, eppure qualcosa è successo e per me questo è un aspetto inquietante. Posso ipotizzare che non ci sia stata solo una istigazione al suicidio, non mi sento di escludere l’omicidio. Io farei una verifica puntuale di tutti gli alibi, a partire proprio dai minori. In quei 45 minuti, dove stavano tutti?”. Per la criminologa dunque, Larimar, potrebbe esser stata uccisa. Proprio come sostengono ormai da giorni i familiari.