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Aurora non si è gettata dal balcone è stato il fidanzato: le accuse della sorella della 14enne di Piacenza

Aurora si è davvero gettata dal balcone oppure è successo altro? La sorella della 14enne non ha dubbi: è stato il ragazzo che era con lei e lancia via social, accuse molto pesanti

aurora piacenza morta

E’ una storia molto complicata quella che arriva da Piacenza ma se le accuse mosse dalla sorella maggiore di Aurora fossero vere, saremmo di fronte a un femminicidio tra giovanissimi. Al momento si indaga per omicidio volontario dopo la tragica morte di una tredicenne precipitata dal tetto di un palazzo a Piacenza.

I sospetti si concentrano sul fidanzato quindicenne che era con lei al momento della tragedia. Il ragazzo, ora sotto indagine, ha ricevuto un avviso di garanzia in attesa dell’autopsia, programmata per lunedì. Durante l’interrogatorio, il giovane ha sostenuto che si trattasse di un suicidio, ma la sorella della vittima lo accusa apertamente: “L’ha buttata giù lui”. Non sarà facile per chi indaga mettere insieme tutti i tasselli di questa complicata storia che purtroppo, ha come protagonisti due minorenni.

Gli amici della ragazzina raccontano che lui aveva fatto qualcosa di sbagliato, tanto da postare sui social un video di scuse, che la giovane vittima non avrebbe però accettato. E c’è anche chi dice che il ragazzino insisteva per avere una relazione mentre Aurora, non voleva stare con lui.

Aurora giù dal balcone a 14 anni: che cosa è accaduto davvero?

La tredicenne è precipitata da un balconcino condominiale del palazzo in cui abitava. Era insieme al fidanzato, di un anno più grande, e secondo molti il loro rapporto era noto per essere conflittuale e problematico. La sorella maggiore della vittima ha espresso la sua rabbia sui social, parlando di femminicidio, di una relazione tossica e di un ragazzo ossessionato. La madre della vittima, devastata dal dolore, non ha rilasciato dichiarazioni pubbliche. La storia che arriva da Piacenza, ricorda in qualche modo quella di Giulia Cecchettin, con sua sorella Elena pronta a raccontare chi era davvero Filippo Turetta, l’uomo che poi, si è dimostrato essere l’assassino della 22enne veneta.

Il ragazzo è stato interrogato a lungo dai carabinieri e dai magistrati, ma alla fine è stato rilasciato nella tarda serata. Tuttavia, resta indagato a piede libero per omicidio volontario e ha ricevuto un avviso di garanzia in vista dell’autopsia che sarà effettuata dalla Procura per i minorenni di Bologna.

Le indagini sono ancora in corso e molti dettagli restano da chiarire. La Procura per i minorenni di Piacenza non si è ancora sbilanciata sulla natura della caduta: “Al momento non è ancora possibile esprimersi sulla natura accidentale o volontaria della caduta, né se la stessa sia stata procurata da terzi”, ha dichiarato il procuratore capo Giuseppe Di Giorgio.

Una famiglia seguita dai servizi sociali

Tra le persone ascoltate dagli inquirenti c’è anche la madre della vittima, che avrebbe confermato il rapporto conflittuale tra la figlia e il fidanzato. Venerdì mattina la tredicenne non si era recata a scuola, preferendo salire sul balcone insieme al giovane, per ragioni ancora da chiarire. È possibile che la ragazza avesse confidato a qualcuno i suoi problemi con il fidanzato, magari ai servizi sociali che seguivano la famiglia, aspetto su cui gli investigatori stanno cercando di fare chiarezza.

Le accuse della sorella maggiore

La sorella maggiore della vittima, una giovane di 22 anni, ha espresso il suo dolore e la sua rabbia sui social media. Non ha dubbi: “L’ha buttata giù lui, non era pazza, né depressa, è stata l’ennesima vittima di violenza”. La sorella ha descritto la relazione come ossessiva e ha affermato che la tredicenne aveva provato in tutti i modi a liberarsi del ragazzo, definendolo un “reietto”. Ha anche condiviso degli screenshot di conversazioni via chat con la sorellina, in cui quest’ultima parlava della presenza soffocante del fidanzato: “Mi viene sotto casa, mi viene sotto scuola”.

Durante l’interrogatorio, il ragazzo ha parlato di un presunto suicidio della fidanzata, ma gli inquirenti stanno continuando a raccogliere ulteriori elementi per chiarire la dinamica dei fatti. Sono stati effettuati sopralluoghi e audizioni per capire cosa sia accaduto nelle ore precedenti alla tragedia e valutare il possibile coinvolgimento di altri coetanei. Al momento, non risultano telecamere che abbiano ripreso la scena e questo potrebbe complicare non poco la situazione. Ma sarà fondamentale anche il lavoro fatto sui cellulari e sui dispositivi usati da Aurora e dal suo fidanzato per capire che cosa è accaduto davvero.

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