Il fumo, l’alcol, le erbe e le pillole: così Chiara è arrivata all’infanticidio
Le ultime notizie da Parma sono sconvolgenti: le ricerche di Chiara sul cellulare raccontano di una inquietante storia
Una conferenza stampa difficile da seguire quella che si è tenuta stamattina a Parma. Gli inquirenti hanno spiegato una cosa fondamentale: molto di quello che si sa sulla vita di Chiara nell’ultimo anno e mezzo, lo si deve alle ricerche che la ragazza ha fatto con cellulare e dispositivi in uso. Sta tutto lì, non nelle sue parole. Lei ha cercato di alleggerire una posizione che invece si fa sempre più complessa, tanto da arrivare all’arresto. Si parla di premeditazione. Le ricerche di Chiara non lasciano dubbi: l’induzione del parto, le pillole da prendere, le erbe da comprare. E poi c’è la vita di una ragazza come tante: poco le interessava di essere incinta. Ha continuato a fumare, bere e a fare anche uso di droghe leggere. E’ quello che oggi hanno raccontato gli investigatori, mettendo insieme tutti i tasselli.
Chiara e il duplice infantidicio
Sarà difficile stabilire come è morto il primo neonato, quello che sarebbe stato seppellito nel giardino, a pochi passi dalla finestra della sua camera da letto, a maggio del 2023. “Come si partorisce la seconda volta” questa la ricerca che ha portato chi indaga a mettere insieme i tasselli, non la confessione della ragazza. Si chiedeva come fare ma non le importava di condurre una vita in cui non c’era spazio per la creatura che aveva in grembo. Le serate, l’alcol, la marijuana.
Quali farmaci prendere per procurarsi un aborto, come nascondere la gravidanza al proprio fidanzato: erano queste le ricerche che Chiara faceva sul suo cellulare, queste le domande che si è posta prima di arrivare a seppellire nel giardino di casa il 9 agosto il suo secondo figlio. E poi ancora “come far decomporre un cadavere”, “quando puzza un cadavere”. Queste le ricerche della ragazzina in rete.
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