Louis Dassilva resta in carcere e si analizza la maglietta sequestrata
Il tribunale del riesame di Bologna ha deciso che Louis Dassilva resta in carcere: le ultime notizie
Lo aveva detto ieri la dottoressa Bruzzone, troppe ore passate prima di decidere su Louis Dassilva e il timore che si potesse valutare di non dare gli arresti domiciliari all’uomo si è trasformato questa mattina in certezza. Il presunto assassino di Pierina Paganelli resta in carcere. Non ci sono buone notizie per l’uomo, anche se il team difensivo aveva presentato diverse prove per dimostrare che la persona che si vede nel video non è il marito di Valeria Bartolucci. Ieri è stato ascoltato anche un abitante del palazzo di via del Ciclamino che sarebbe transitato davanti alla farmacia in un orario simile a quello in cui, secondo chi indaga, ci sarebbe passato anche Louis. Ma questo non è servito per la scarcerazione di Dassilva anzi. Nelle ultime ore è spuntata anche un’altra prova, che incastrerebbe il senegalese. Una maglietta.
Louis Dassilva resta in carcere: le ultime notizie
È stata dunque confermata dal Tribunale del Riesame di Bologna l’ordinanza firmata dal Gip Vinicio Cantarini con la quale è stata disposta la detenzione cautelare in carcere per il trentaquattrenne senegalese, indagato per l’omicidio di Pierina Paganelli, la settantottenne uccisa il 3 ottobre 2023 con 29 coltellate nel garage di casa a Rimini.
Louis Dassilva e il giallo delle magliette
Nelle ultime ore sono state mostrate in diversi programmi televisivi due magliette, una che appartiene a Louis Dassilva, l’altra che appartiene all’uomo che secondo la difesa del senegalese sarebbe nel video.
Per chi indaga non ci sono dubbi che la persona mostrata dalle telecamere è Louis Dassilva e che quella che indossa nel video è la maglietta che portava a lavoro, che ha anche la scritta dell’azienda per la quale lavorava, dunque non ci sarebbero dubbi. E’ significativo però che la maglia della persona che secondo la difesa viene scambiata per Louis Dassilva, sia pressocchè identica, se non per la differenza che la scritta stampata, invece di essere bianca è gialla, un giallo molto vicino al bianco.