La confessione dell’assassino di Sharon Verzeni: “Uccisa tanto per farlo”
Ha confessato l'assassino di Sharon Verzeni: non c'è un motivo per questo atroce delitto, resta solo la morte di una ragazza di 33 anni
Saranno resi noti maggiori dettagli alle 12, durante la conferenza stampa. Ma quello che emerge in questi minuti, lascia senza parole. L‘assassino di Sharon Verzeni avrebbe confessato, dopo esser stato fermato. Era proprio lui, l’uomo in bicicletta, la persona che è stata ripresa dalle telecamere di Terno d’Isola la notte in cui la barista è stata uccisa. E che fosse stato, che questa persona, non si fosse recata dai Carabinieri per identificarsi, era evidente. Il lavoro degli inquirenti non è stato facile ma alla fine sono giunti alla sua identificazione, anche se ieri era stata messa in giro la voce per la quale l’uomo in bici, era solo un testimone.
E invece quell’uomo in bici è l’assassino di Sharon Verzeni e ha un nome e un cognome. L’uomo fermato dai carabinieri del comando provinciale di Bergamo, è accusato dell’omicidio di Sharon Verzeni.
La confessione dell’assassino di Sharon Verzeni
L’uomo, Moussa Sangare, ha confessato l’omicidio e avrebbe detto agli inquirenti: “L’ho uccisa tanto per farlo”. Queste le parole dell’assassino, ma solo nella conferenza stampa saranno dati maggiori dettagli circa quanto accaduto quella notte per le strade di Terno d’Irsola.
Questa persona è la stessa che era stata ripresa dalle telecamere dei sistemi di videosorveglianza del comune di Terno d’Isola, immortalato mentre si allontanava su una bicicletta dal luogo del delitto la notte del 30 luglio.
L’uomo, da quello che si vede nei filmati, pedalava velocemente in contromano, in via Castegnate, passando vicino al tabaccaio della strada. La decisione del fermo è arrivata perché era concreto, secondo gli inquirenti, il rischio di fuga e di occultamento delle prove, ma anche di reiterazione del reato. Secondo una prima ricostruzione, Sangare (che è figlio di genitori marocchini) avrebbe ucciso la 33enne senza un movente preciso e sarebbe affetto da problemi psichici non certificati. Incensurato, non viveva a Terno d’Isola e non conosceva la vittima.
Non c’è un motivo per questo omicidio, anche se da un mese esperti che affollano il piccolo schermo per dire la loro, spiegano che poteva essere solo una persona vicina a Sharon Verzeni ad averla uccisa, viste le coltellate inferte. E invece è tutto il contrario di quello che per un mese abbiamo ascoltato e scritto.