8 mesi prima dell’omicidio Turetta minacciava Giulia Cecchettin con un messaggio inquietante
Un messaggio mandato 8 mesi prima dell'omicidio mostra ancora una volta tutta l'ossessione di Filippo Turetta per Giulia Cecchettin
Come si può dire che non ci sia premeditazione in tutto quello che Filippo Turetta ha fatto a Giulia Cecchettin? La giovane studentessa è stata uccisa a novembre del 2023 ma molti mesi prima, il suo ex fidanzato, aveva iniziato a scriverle cose molto inquietanti. Messaggi che, letti oggi, non solo raccontano l’inferno che Giulia ha vissuto per molti mesi ma anche come l’ossessione di Turetta per la sua ex, lo abbia poi portato a commettere l’omicidio. Saranno i giudici, nel corso del processo per l’omicidio, a stabilire se c’è stata anche premeditazione, ma questo messaggio, come anche altre chat emerse in questi giorni, dimostrano tanto del rapporto tra Giulia e Filippo Turetta.
Il messaggio di Filippo Turetta a Giulia Cecchettin
«Mettiti in testa… che o ci laureiamo insieme o la vita è finita per entrambi» scriveva in un messaggio WhatsApp del febbraio 2023 recuperato dal cloud della giovane. Questo il testo della chat che vede Turetta minacciare con queste parole la sua ex. Giulia però non si è lasciata intimorire da queste parole e anche se aveva paura e non ha voluto chiedere aiuto a nessuno, è andata avanti, perchè pensava che Pippo, così lei lo chiamava, non sarebbe mai stato in grado di farle del male.
E invece quel giorno tanto atteso, quella discussione della tesi che tutto avrebbe cambiato, ha portato Filippo Turetta a scatenare la sua inumana crudeltà contro Giulia Cecchettin, una ragazza che pensava di poter possedere e usare a suo piacimento. La laurea sarebbe significata la fine della vita di Giulia nel suo stesso paese, nuovi amici, nuove conoscenze e anche il modo per la ragazza di uscire da un tunnel senza luce. Forse Giulia la luce la vedeva proprio in quel giorno, pensava che il suo incubo sarebbe finito. E invece quella corona non l’ha mai indossata perchè Filippo Turetta l’ha barbaramente uccisa, colpendola più e più volte, perchè se non poteva essere sua, allora non sarebbe stata di nessun altro.
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