Neonato abbandonato a Milano la mamma è viva: ragazza di 17 anni denunciata, aveva partorito al supermercato
Neonato abbandonato a Milano: la mamma non è morta . E' una ragazzina di 17 anni, è stata denunciata per abbandono di minore. Non aveva detto nulla ai suoi, aveva partorito in un supermercato
Ricorderete probabilmente la storia del neonato abbandonato davanti a un appartamento di Milano, nella palazzina di via degli Apuli nel quartiere Giambellino. La famiglia che aveva ritrovato il piccolo, sullo zerbino di casa, aveva anche trovato un biglietto. Si leggeva che la mamma del piccolo era morta e che il papà non si poteva prendere cura del neonato. Sin da subito però, le forze dell’ordine hanno pensato che questa storia avesse altro da raccontare. E infatti la mamma del piccolo è stata rintracciata: non è morta. E’ una ragazzina di 17 anni che avrebbe partorito grazie all’aiuto di una amica nel bagno di un supermercato.
La ragazza di 17 anni, origini egiziane è stata al momento denunciata per abbandono di minore. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della compagnia Porta Magenta, guidati dal capitano Nicola de Maio, e dai colleghi della stazione San Cristoforo, la madre aveva abbandonato il piccolo nella speranza che venisse ritrovato proprio dalla famiglia egiziana che quel giorno aveva effettivamente dato l’allarme dopo il ritrovamento del neonato davanti alla porta di casa.
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E’ viva la mamma del neonato abbandonato a Milano: le ultime notizie
La storia è ancora più intricata perchè la ragazzina aveva abbandonato il piccolo davanti alla porta di un’altra donna, sbagliando appartamento. La signora, che abita nella stessa palazzina della vicina di casa, aveva accudito il piccolo per qualche giorno ( pare che non potesse avere figli e aveva deciso di provare ad adottare il bimbo). Ma la ragazzina si era poi presentata a casa di questa donna per chiedere di riprendere suo figlio.
Pochi minuti dopo l’aveva lasciato davanti all’uscio di casa della famiglia egiziana che l’aveva effettivamente subito trovato dando l’allarme al 118 e ai carabinieri. Insieme al neonato c’era un foglio scritto in arabo al computer in cui si diceva che la madre era morta e che il padre non poteva prendersene cura.
La ragazza aveva nascosto la gravidanza ai familiari, temendone il giudizio. Secondo le indagini l’abbandono non era mirato a disfarsi del bambino, ma a garantirgli un futuro stabile e migliore. Così è stato. Il piccolo in buone condizioni di salute era stato ricoverato alla clinica De Marchi. Poi è stato subito dopo dato in affidamento preadottivo su disposizione del Tribunale per i minorenni. Della vicenda si stanno adesso occupando gli assistenti sociali.