Per l’omicidio di Sara Buratin è caccia ad Alberto Pittarello: dalla possibile fuga al suicidio
E' caccia all'assassino di Sara Buratin: si pensa che l'uomo possa essersi tolto la vita dopo aver ucciso la sua compagna, a Bovolenta, in provincia di Padova
Non è ancora chiaro quello che è successo nel capanno in cui Sara Buratin è stata ritrovata senza vita ma oggi, a distanza di qualche ora da quello che ha tutto l’aspetto di essere l’ennesimo femminicidio in Italia, emergono altri elementi. Per le forze dell’ordine, anche a causa del maltempo che imperversa in Veneto non è facile rintracciare Alberto Pittarello l’indiziato principale per l’omicidio di Sara Buratin. La donna è stata uccisa con almeno 40 coltellate e lasciata morire. Il suo assassino poi è allontanato: è stato Pittarello? Le piste sono due: una possibile fuga o la scelta di togliersi la vita dopo l’omicidio. Ieri infatti è stato trovato il furgone dell’uomo nei pressi di un fiume e tutto lascerebbe pensare alla scelta di togliersi la vita. Ma anche a causa della piena, trovare risposte non è facile. Il compagno di Sara, il principale sospettato per il suo omicidio potrebbe essersi inabissato con il furgone nel vicino fiume Bacchiglione, ma potrebbe anche essere in fuga. Queste le ultime notizie da Bovolenta, in provincia di Padova.
Ennesimo femminicidio in Italia: è caccia all’assassino di Sara Buratin
Le forze dell’ordine, ascoltando le testimonianze di chi conosceva Sara e Alberto hanno messo insieme i tasselli, con il movente. Sempre lo stesso. Una coppia in crisi, la donna che si allontanata di casa e va a vivere dalla madre in attesa di una separazione definitiva. L’uomo che non lo accetta e poi il femminicidio. E’ il solito drammatico copione che si ripete. Un vicino in queste ore ha raccontato a chi indaga che Sara e il suo compagno, avevano litigato pochi giorni fa proprio nei pressi del capanno esterno all’abitazione della mamma di lei, lo stesso posto in cui ieri è stato trovato il cadavere della Buratin.
Sembrano esserci anche altre prove schiaccianti, che collocano il Pittarello sulla scena del crimine. Il suo furgone è stato visto girare dalle parti della casa della mamma di Sara alle 10.05, mentre alle 10.35 lo stesso furgone bianco Nissan è stato visto allontanarsi dall’abitazione della donna, come ha riferito una vicina ai carabinieri. L’omicidio sarebbe avvenuto proprio in quella mezzora. La donna sarebbe stata uccisa con un coltello, che è stato ritrovato a pochi metri dal suo cadavere. Anche in questo caso, una prova che porta al Pittarello: è stato usato un coltello da escursionista, proprio come quelli che l’uomo usava per andare in montagna, da grande appassionato quale era.
Sappiamo che il cellulare del compagno di Sara risultava spento ma è stato trovato a pochi passi dal furgone, vicino al fiume. Il furgone è stato individuato nel Bacchiglione appunto, ma i vigili del fuoco a causa del maltempo non sono stati in grado di riportarlo a riva dunque non è dato sapere se all’interno del mezzo ci sia l’assassino di Sara Buratin.