Il castello delle cerimonie confiscato: La Sonrisa non è più della famiglia Polese
Il castello delle cerimonie è stato confiscato e adesso la struttura è del comune: ma che cosa succederà a chi aveva prenotato e organizzato matrimoni o altri eventi?
Che cosa ne sarà del Castello delle cerimonie? Solo poche ore fa sui social de La Sonrisa, un ultimo post che celebrava l’attività del castello, con messaggi e complimenti da parte da chi ha trascorso il San Valentino nella struttura. Clienti sempre soddisfatti ma oggi finisce un’era per la famiglia Polese. Infatti, poche ore fa è diventata esecutiva, con una sentenza della Corte di Cassazione, la confisca del «Castello delle Cerimonie», noto anche come «La Sonrisa». Si tratta della grande struttura ricettiva che si trova a Sant’Antonio Abate, che è ormai conosciuta in tutta Italia grazie alla serie di successo di Real Time, prima il Boss delle cerimonie e dopo la morte di Antonio Polese, Il castello delle cerimonie. La Suprema Corte, oltre a rendere esecutiva la parte della sentenza inerente alla confisca, ha anche sancito la prescrizione dei reati contestati agli indagati.
Il castello delle cerimonie è stato confiscato
Sui social, Imma Polese e suo marito Matteo, i primi di gennaio si preparavano per la nuova stagione della serie ma soprattutto del Castello, pronto ad accogliere migliaia di persone a festeggiare: matrimoni, comunioni, cresime, lauree, battesimi, compleanno… Cosa resterà di tutto questo? Difficile a dirsi ma da oggi, Il castello delle cerimonie non è più della famiglia Polese.
Come si è arrivati alla confisca del Castello delle cerimonie
La vicenda giudiziaria della «Sonrisa» è iniziata nel 2011: gli inquirenti contestarono una lunga serie di abusi edilizi realizzati, secondo le indagini, a partire dal 1979, su un’area ampia oltre 40mila metri quadri. La confisca interessa gli immobili e i terreni su cui sorge la struttura ricettiva, che saranno acquisiti nel patrimonio immobiliare del Comune di Sant’Antonio Abate. Con una sentenza del tribunale di Torre Annunziata emessa nel 2016, venne condannata a un anno di reclusione (pena sospesa) Rita Greco, defunta moglie del «Boss delle Cerimonie» Tobia Antonio Polese, a sua volta scomparso nel 2016, e per Agostino Polese, suo fratello, che ricopriva la carica di amministratore della società. La sentenza di primo grado venne riformata in parte dalla Corte d’Appello di Napoli e ora la sentenza è passata in giudicato.
Cosa succederà adesso al Castello delle cerimonie?
Molti fan della serie ma anche molte persone che hanno organizzato matrimoni e cerimonie per il 2024 nella struttura, hanno subito commentato la notizia sulle pagine social del Castello. Perchè la domanda è evidente: che cosa succederà adesso, il castello resterà aperto oppure no? Parliamo di una struttura che dà lavoro a centinaia di persone dunque, il comune dovrà gestire nel migliore dei modi una situazione non semplice. Viene da pensare che ci sarà modo di rispettare i contratti con chi aveva deciso di celebrare un giorno così importante nella struttura ma forse la serie tv, potrebbe non essere più registrata. Questo dipenderà dalle scelte del comune e dalla famiglia Polese.