Attualità Italiana

Le parole di Impagnatiello per Giulia: “Chiedo scusa, spero ogni mattina di non svegliarmi più”

Per la prima volta Alessandro Impagnatiello è in aula e ha deciso di rilasciare dichiarazioni spontanee. Ha chiesto scusa a tutti. "Oggi spero solo di non svegliarmi più la mattina" ha detto Impagnatiello in aula

alessandro impagnatiello in aula

E’ iniziato oggi il processo che vede Alessandro Impagnatiello imputato con l’accusa di aver ucciso la sua compagna, Giulia Tramontano. Barba lunga, occhi bassi, silenzio: il barman è entrato in aula senza parlare, senza dire nulla ai giornalisti. Ma ha parlato in aula, per la prima volta, dopo la morte della ragazza che portava in grembo suo figlio, Thiago.

Impagnatiello ha poi rilasciato alcune dichiarazioni spontanee, con la voce spezzata dalle lacrime. Sono «tante le persone a cui voglio chiedere scusa, anzitutto a Giulia e alla sua famiglia. Lo devo principalmente a Giulia», ha esordito. Per la prima volta, almeno pubblicamente, Alessandro Impagnatiello si è scusato per il gesto che ha fatto. Non basterà, è certo. Ha premeditato l’omicidio della sua compagna, l’ha avvelenata mentre era in dolce attesa, ha provato a uccidere il figlio che aspettavano, ha continuato una relazione parallela e poi ha ucciso Giulia. Ha depistato, mentito.

Le parole di Alessandro Impagnatiello per Giulia: la reazione della famiglia

Appena ha pronunciato queste parole, la sorella della vittima, Chiara, è uscita dall’aula seguita dal padre. Troppo facile adesso scusarsi per quello che è accaduto. Dentro sono rimasti la madre e il fratello Mario. «Non ci sono mai le parole giuste – ha proseguito Impagnatiello -. È stato un gesto di disumanità, inspiegabile, che mi ha lasciato sconvolto e perso. Non vivo più. Quel giorno me ne sono andato anche io perché, anche se sono qui, non vuol dire che sono vivo. In un giorno ho distrutto la vita di Giulia e del figlio che aspettavamo. Mi scuso, non posso chiedere perdono, ma mi scuso con tutte le persone. Non chiedo che queste scuse vengano accettate perché sento ogni giorno cosa vuol dire perdere un figlio. So solo che possono essere ascoltate e se questa è l’occasione per farlo, allora porgo le scuse alla famiglia in primis. Mi metto a nudo. L’unica cosa che io oggi faccio la sera è sperare di non svegliarmi più la mattina. Chiederò per sempre scusa a queste persone finché sarò qui».

La sorella di Giulia chiede l’ergastolo per Impagnatiello

«Non ci fermeremo davanti a niente e nessuno, finché non avremo giustizia»; queste le parole di Franco Tramontano, padre di Giulia, prima di entrare in aula. «La nostra forza sono Giulia e Thiago. Loro ci daranno la forza, sempre e per sempre», ha concluso. Per la sorella di Giulia non ci sono dubbi: Alessandro Impagnatiello ha ucciso sua sorella e il piccolo Thiago, anche se non era nato aveva comunque sette mesi. E c’è solo una pena: l’ergastolo.

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