Elena Cecchettin dà il suo addio a Giulia: “guardo il cielo e ti vedo tra le stelle”
Tutto lo strazio di Elena Cecchettin nel suo ultimo saluto a Giulia. Le sue parole oggi in chiesa, la lettera scritta per l'amata sorella che non c'è più. Sarà per sempre il suo angelo custode
Questa mattina a Padova è stato papà Gino Cecchettin a commuovere l’Italia intera con le sue parole per Giulia, durante il funerale. Oggi pomeriggio invece, nelle celebrazione di Saonara, è toccato a Elena Cecchettin, salutare la sua amata sorella. Lo ha fatto raccontando chi era davvero Giulia, una ragazza di 22 anni piena d’amore per la vita e con tanti sogni.
“Giulia era quella ragazza alla quale non era difficile fare regali, perché qualsiasi cosa vagamente buffa o carina la faceva andare in visibilio. Collezionava scatole di latta solo per riempirle con altre scatole. Non buttava via mai niente, neanche le cose rotte o rovinate” ha spiegato Elena nel suo ricordo per Giulia, sottolineando la semplicità di sua sorella. Ha commosso tutti Elena con la sua lettera per Giulia che purtroppo non c’è più.
L’abbiamo vista combattiva Elena, l’abbiamo vista dare lezioni a un intero paese, l’abbiamo vista lottare per sua sorella. Oggi l’abbiamo vista sotto un’altra veste. Distrutta per la perdita, annientata.
>>>>> Tutto il dolore del papà di Giulia nel suo ultimo addio: “Impareremo a danzare sotto la pioggia”
L’ultimo saluto di Elena Cecchettin alla sua amata sorella Giulia
“Giulia non amava decidere, neanche il gusto del gelato, infatti faceva sempre a metà con la mamma. ‘Metà pizza a testa, così ce la scambiamo’ diceva. Giulia era buona, era una persona fantastica” continua la giovane, con la voce rotta dal pianto.
“Giulia aveva paura delle cimici, una volta è andata a dormire sul divano perché ne avevamo una casa di notte e io stavo dormendo e non potevo aiutarla a toglierlo. Lei mi faceva sentire speciale perché l’aiutavo a togliere le cimici” ha ricordato Elena nel suo saluto. E poi fa notare quanto fosse buffa: “Giulia si dimenticava sempre le chiavi e una volta ha provato a scavalcare il cancello e si è strappata il cappotto”.
“Io e Giulia amavamo le passeggiate, non volevamo mai tornare a casa perché si stava così bene a chiacchierare e camminare” ha detto Elena in chiesa, salutando la sua amata sorella, distrutta dal dolore che oggi è ancora più forte perchè si prende coscienza dell’addio.
E ancora: “Le notti d’estate andavamo in un parchetto vicino casa e restavamo là a guardare le stelle, ci sedevamo in una cesta di viti che forse era troppo grande per noi ma a noi andava bene così. Ora, Giulia, in quella cesta io ci sto comoda ma non è più bello senza di te perché guardo il cielo e ti vedo tra le stelle. Prima o poi ci rivedremo, te lo prometto. Ma fino a quel momento continuerai a essere il mio angelo custode” conclude Elena in lacrime.