Attualità Italiana

Omicidio Giulia, Filippo Turetta piange e chiede di vedere i suoi

Filippo Turetta oggi si è avvalso della facoltà di non rispondere e non ha detto nulla sull'omicidio di Giulia Cecchettin. Secondo quanto trapela, avrebbe pianto e avrebbe poi chiesto di vedere i suoi genitori

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Per Filippo Turetta oggi a Verona l’interrogatorio di garanzia dopo l’arresto con l’accusa di omicidio. Il 22enne oggi si è avvalso della facoltà di non rispondere ma, come spiega il suo legale, ha reso delle dichiarazioni spontanee. Non ha voluto dire molto ma ha fatto le stesse ammissioni che aveva fatto con la polizia tedesca. Ha detto di aver ucciso Giulia Cecchettin, nulla di più. Secondo quanto trapelato, di fronte al GIP di Venezia, lo studente avrebbe pianto. L’interrogatorio nel carcere di Verona è durato poco più di mezz’ora, solo per espletare le formalità tecniche. Poi i magistrati hanno lasciato il penitenziario di Montorio scortati da una gazzella dei carabinieri.

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Filippo Turetta si è avvalso della facoltà di non rispondere

L’avvocato Caruso è uscito dal carcere e ha spiegato che «Filippo Turetta si è avvalso della facoltà di non rispondere ma ha ritenuto doveroso rendere delle dichiarazioni spontanee con le quali ha sostanzialmente confermato le ammissioni fatte alla polizia tedesca». Ricordiamo che quando era stato fermato dalla polizia tedesca in autostrada, Filippo non aveva opposto resistenza e aveva detto a chi lo aveva fermato, di aver ucciso Giulia, la sua fidanzata. Dunque oggi avrebbe confermato quanto detto alle forze dell’ordine dopo il suo arresto in Germania.

Chi si aspettava di conoscere altri dettagli sull’omicidio di Giulia resterà deluso. Nessuna confessione è arrivata, almeno per ora, dovranno essere le forze dell’ordine a mettere insieme tutti i tasselli e a ricostruire quello che è successo la sera in cui Giulia è stata uccisa e poi quello che è accaduto nelle ore successive. Se Filippo Turetta ha premeditato l’omicidio, se aveva scelto anche il posto in cui uccidere Giulia, quale è stato il motivo scatenante. Molte delle risposte arriveranno anche nelle prossime settimane dopo il lavoro dei medici legali sul corpo di Giulia Cecchettin. Determinante quindi anche l’autopsia.

Secondo Nicodemo Gentile, sul capo di Filippo Turetta dovrebbe pendere anche l’aggravante dello stalking, visto quello che è emerso nei giorni successivi all’omicidio di Giulia Cecchettin. Ricordiamo che Gentile è l’avvocato di fiducia di Elena, la sorella di Giulia.

Filippo Turetta avrebbe inoltre chiesto di poter vedere i suoi genitori.

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