Attualità Italiana

Alberto Scagni l’assassino di sua sorella Alice massacrato, sequestrato e torturato in carcere. Gravissimo in ospedale

E' ricoverato in gravissime condizioni in ospedale Alberto Scagni il giovane ligure che nel 2022 ha ucciso sua sorella Alice. Due detenuti lo hanno sequestrato e torturato fino a portarlo quasi alla morte. Le ultime notizie dal carcere di Sanremo

alberto scagni ospedale

Alberto Scagni ricoverato in gravissime condizioni in ospedale. E’ una notizia drammatica quella che si abbatte sulla famiglia Scagni, ancora dolore per la madre e il padre di Alberto e Alice. La coppia deve fare i conti, da oltre un anno, con il dolore per la morte di Alice, uccisa per mano del fratello. E oggi con questa notizia che arriva dal carcere di Sanremo, dove Scagni è rinchiuso, dove si è consumato un vero e proprio orrore. Non dovrebbe valere la “strategia” occhio per occhio dente per dente ma a quanto pare, i detenuti del carcere, la pensano in modo diverso.

Alberto Scagni, 43 anni, l’uomo che ha ucciso la sorella Alice il primo maggio 2022 a Genova, e condannato per il delitto a 24 anni e 6 mesi di reclusione, è stato sequestrato da due detenuti nordafricani che si trovavano con lui nella sezione «protetti» e torturato tutta la notte. Il magistrato di turno ha ordinato alla polizia penitenziaria l’intervento con l’utilizzo della forza e Scagni è stato salvato. Ai due detenuti maghrebini sono state contestate le accuse di tentato omicidio e sequestro di persona. Scagni, che era già stato picchiato in carcere a Genova Marassi lo scorso 17 ottobre , è stato trasferito nel pronto soccorso di un ospedale in condizioni critiche. Queste sono le prime notizie che arrivano dal carcere di Sanremo. La polizia penitenziaria in servizio presso il carcere di Valle Armea, a Sanremo, ha protestato dopo la notte di terrore vissuta, definendo la situazione interna al carcere, con oltre 290 detenuti, “invivibile”.

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Alberto Scagni sequestrato, torturato e picchiato in carcere: gravissimo in ospedale

Non si sa ancora molto su quello che è successo ma pare che siano stati due i poliziotti a intervenire nel tentativo di salvare la vita ad Alberto Scagni. L’episodio ha portato a un poliziotto ferito con due costole rotte durante l’irruzione nella cella per liberare l’ostaggio. Ora si trova ricoverato presso l’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure in condizioni gravi.

Tutto è sarebbe avvenuto nel padiglione Z del reparto C, dove sono contenuti i detenuti protetti. Sempre nella stessa cella, un altro detenuto, italiano, è stato tenuto sotto minaccia e chiuso in bagno”. Tristaino,  segretario regionale Sappe per la Liguria ha spiegato pochi minuti fa che “gli artefici del sequestro di persona e delle lesioni gravi, in stato alterato per alcool fatto in modo artigianale in cella macerando la frutta e ingerendo terapia, hanno anche spaccato tutta la cella. Il detenuto torturato, picchiato a sangue con una violenza inaudita, è ricoverato in ospedale con ferite, anche da taglio e contusioni in tutto il corpo. Solo un gruppo di agenti, coordinati dal vicecomandante presente sul posto, hanno fatto irruzione con caschi protettivi e scudi per fare strada ad altri poliziotti al fine di salvare l’ostaggio e portarlo in ospedale”.

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