Filippo Turetta, genitori distrutti: “Dramma che ci fa cadere il mondo addosso” e chiedono che torni e si consegni
Provano a lanciare anche loro un appello: i genitori di Filippo Turetta gli chiedono di tornare a casa, lo fanno attraverso il loro legale. Lo invitano a consegnarsi alle forze dell'ordine e a raccontare tutta la verità sull'omicidio di Giulia Cecchettin
Tocca anche ai genitori di Filippo Turetta rompere il silenzio e lo hanno fatto attraverso il loro legale. Sono parole di circostanza è chiaro, anche loro stanno vivendo un dramma. Un figlio assassino ricercato in Italia e negli stati confinanti, il terribile sospetto che possa essersi tolto la vita. E’ un doppio dramma. “I genitori di Filippo vogliono far arrivare alla famiglia di Giulia la loro vicinanza, la loro amorevolezza e solidarietà. È un dramma che ci fa cadere il mondo addosso”: è questo il messaggio affidato dai genitori del ragazzo per i familiari di Giulia Cecchettin.
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L’appello dei genitori di Filippo Turetta: “Costituisciti”
Emanuele Compagno, il legale di Stefano Turetta, ha spiegato che “entrambe le famiglie stanno vivendo un dramma. Da una parte il dolore di aver perso la figlia, dall’altro l’accusa di omicidio che pende sul loro figlio”. Di Filippo tra l’altro non ci sono tracce, secondo quello che è stato ricostruito nelle ultime ore, anche dopo il ritrovamento del corpo di Giulia, il giovane studente, non si sarebbe fermato in Italia, sarebbe stato avvistato in Austria ma non nelle ultime ore.
Il legale si è fatto portavoce anche di un appello che i genitori di Filippo Turetta vogliono rivolgergli . L’avvocato, parlando quindi per i genitori dello studente che ha ucciso Giulia, la sua ex ragazza, ha ribadito: “Filippo si avvicini alle forze dell’ordine e si costituisca, si assuma le proprie responsabilità”. Per quanto riguarda l’indagine in corso, il legale è convinto di un dato: “Escludo ci sia stata premeditazione”.
A detta del legale, ci sono diverse circostanze che fanno pensare che nulla era stato premeditato. La prima cosa: Giulia e Filippo erano vicino a casa della ragazza, stavano rientrando. E spiega: “Filippo non avrebbe accompagnato Giulia a casa dopo che sono stati al centro commerciale”. E ancora, se avesse premeditato una fuga o anche l’omicidio a detta dell’avvocato, “avrebbe preso più soldi o magari una valigia con dei vestiti“.