Circeo: la sorella di Rosaria Lopez contro la fiction Rai
Alla sorella di Rosaria Lopez la storia raccontata in Circeo è sembrata fantasiosa. Nessuno ha contattato la sua famiglia per chiedere informazioni. Ed ecco il suo punto di vista sulla fiction in onda su Rai 1
E’ andata in onda il 14 novembre 2023 la prima puntata della serie Circeo che racconta la storia del massacro del 1975, un evento che ha segnato indelebilmente la storia del nostro Paese. E’ la storia di due ragazze vittime di una violenza inaudita. E’ la storia di Donatella e Rosaria. Una storia che è stata raccontata anche in altri film ma che è arrivata in Rai con la serie Circeo che a quanto pare, non è stata molto apprezzata dalla sorella di Rosaria Lopez. In una intervista per FQ Magazine, la sorella di Rosaria, Letizia, ha usato parole molto forti contro la fiction in onda sulla Rai ( fiction che lo ricordiamo è da mesi visibile anche in streaming su piattaforme a pagamento).
La miniserie, diretta da Andrea Molaioli e scritta da Flaminia Gressi, Lisa Nur Sultan e Viola Rispoli, si concentra poco sulle tragiche torture inflitte a Rosaria Lopez e Donatella Colasanti il 29 settembre del 1975 da tre studenti della Roma bene: Angelo Izzo, Gianni Guido e Andrea Ghira. L’obiettivo della serie Circeo, come hanno più volte raccontato gli ideatori, è quello di spostare l’attenzione sulla storia del processo che ne seguì. E forse è anche per questo che la sorella di Rosaria, si aspettava un maggiore coinvolgimento. Se si doveva dare voce alle famiglie, raccontando il dolore degli anni successivi alla strage, forse si doveva anche ascoltare il loro di racconto.
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Serie tv Circeo: le reazioni della sorella di Rosaria Lopez
La serie mette in luce il coraggio di Colasanti nel combattere per far riconoscere lo stupro non solo come un reato contro la pubblica morale, ma come un crimine contro la persona, portando alla legge 66 del 1996. Ed è quello che è stato raccontato nella prima puntata di Circeo in onda il 14 novembre su Rai 1.
Una prima puntata che non sembra aver convinto la sorella di una delle due vittime, Letizia Lopez che, in un una intervista, ha appunto espresso le sue forti critiche nei confronti della miniserie Rai. In un’intervista a FqMagazine, Letizia ha dichiarato: “Non ci hanno interpellati, stanno raccontando la nostra vita senza darci voce. Non contiamo nulla, non siamo stati informati se non a cose fatte. C’è della fantasia, era giusto così, non avendoci incontrati. Perché va in onda adesso? Solo perché c’è la Giornata contro la violenza sulle donne?“. La collocazione della serie è stata rivista in diverse occasioni e poi si è scelto il mese di novembre, visto che si “celebra” la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Una scelta che sembra non aver convinto la sorella di Rosaria Lopez. Della famiglia Lopez, si parla molto poco. Il focus, nella prima puntata della serie Circeo, è stato tutto sul disperato racconto di Donatella Colasanti, che ha lottato da sempre per la sua amica e che ha scelto di testimoniare, per avere giustizia per la sua morte.
Letizia Lopez, pur riconoscendo che il processo ha portato a un cambiamento legislativo, sostiene che poco è cambiato nella percezione e nella gestione dei casi di violenza di gruppo. “Denuncio e poi? L’esito è lo stesso. Nelle leggi basta una virgola perché vengano interpretate come servono, quando si vuole. Noi ci siamo sentiti abbandonati. La giustizia non è mai esistita perché quelli erano figli di papà”, afferma Letizia.
Lo sfogo della Lopez prosegue con queste parole su Gianni Guido. “Lavora alla Caritas come se nulla fosse. Chi ce lo ha messo lì? Da chi è sostenuto? Se al suo posto ci fosse stato mio fratello, stia certa che non lavorerebbe alla Caritas ma noi siamo della Garbatella, eravamo il popolino. Quelli erano figli di papà appoggiati dalle istituzioni” ha detto indignata la Lopez.