Una bambina di sei anni è stata abusata a Perugia: arrestato animatore
E' stato arrestato l'animatore che ha abusato di una bambina di sei anni questa estate a Perugia
Lascia senza parole la storia che arriva dalla provincia di Perugia perchè si stenta a credere che ci possa essere davvero un uomo capace di abusare di una bambina di sei anni. E invece la cronaca nera, riesce a narrare storie che mai vorremmo raccontare e a rendere protagoniste persone con cui usciamo, parliamo per strada, scherziamo. Persone capaci di tutto.
E’ di origini anconetane un 35enne accusato di abusi su una bambina di sei anni, i fatti risalirebbero a quando lui lavorava come animatore in una struttura ricettiva della provincia di Perugia. L’uomo, che avrebbe abusato della piccola, approfittando di una pausa lavorativa, è accusato di violenza sessuale e detenzione di materiale pedopornografico ed è stato messo agli arresti domiciliari.
Abusi su una bambina di sei anni: fermato l’animatore, è successo questa estate
Sono stati i Carabinieri a mettere insieme i pezzi e oggi, trapelano i dettagli sulla prima ricostruzione fatta dalle forze dell’ordine. Pare che l’animatore, abbia abusato della piccola di sei anni, questa estate. I fatti risalirebbero al mese di agosto, il periodo nel quale la bambina era in vacanza con la sua famiglia nella struttura di Perugia.
La bimba, ha subito raccontato ai genitori quello che era successo. La mamma e il papà della bambina di sei anni, l’hanno portata in ospedale dove ha ricevuto tutta l’assistenza del caso. Le successive indagini avevano portato alla denuncia per violenza sessuale aggravata a piede libero dell’uomo, del quale era stato sequestrato il cellulare. Sullo smartphone dell’uomo sono state poi trovate “un numero rilevante” di immagini pedopornografiche, come riferiscono gli inquirenti.
Alla luce del quadro indiziario delineato dalla procura il gip ha ritenuto “elevatissimo, attuale e concreto il pericolo di specifica reiterazione criminosa, avuto riguardo alla specifica modalità e circostanza dei fatti – connotati da inquietante spregiudicatezza e totale assenza di freni inibitori nel sottoporre ad atti sessuali minori in tenerissima età – ed alla negativa personalità dell’indagato, gravato da precedente specifico e da uno stato mentale patologico che lo rende del tutto arrendevole alla devianza sessuale pedofili di cui è portatore”.