Attualità Italiana

Pablo annega nel lago di Como: il racconto shock dell’amico

Dopo la morte di Pablo sul Lago di Como, il racconto del suo amico. Ha tentato di salvarlo ma non ce l'ha fatta

lago di como tragedia

Tragedia ieri pomeriggio nelle acque del Lago di Como, dove l’ennesimo annegamento ha lasciato un’intera comunità straziata dal dolore. Ieri pomeriggio, nel pittoresco scenario di Oliveto Lario, un giovane peruviano di 32 anni ha perso la vita in un drammatico incidente. Pablo Enrique Chavez, residente a Carugo, si trovava al lago in compagnia della moglie e altri conterranei, intento a godersi una giornata di relax e spensieratezza.

L’atmosfera gioiosa si è trasformata in tragedia quando Pablo è caduto dal suo materassino gonfiabile, trovandosi improvvisamente in balia delle acque. Il giovane, che non sapeva nuotare bene, ha cercato disperatamente di aggrapparsi a qualsiasi cosa, ma la paura e la confusione hanno preso il sopravvento. Un amico coraggioso si è gettato in acqua nel tentativo di salvarlo, ma le forze di entrambi sono state messe a dura prova dalle correnti impetuose.

Annega nel Lago di Como: il racconto dell’amico di Pablo

Mi si è avvinghiato addosso, si agitava, stava trascinando sotto anche me”, ha raccontato l’amico, ancora sotto shock. “Saremmo affogati tutti e due. Ho cercato di afferrarlo, però è andato subito a fondo.”

La notizia della tragedia si è diffusa rapidamente, scatenando una rapida e coordinata risposta da parte delle squadre di soccorso. Gli operatori polivalenti del soccorso acquatico della Croce Rossa lecchese sono stati immediatamente inviati sul luogo con la loro idroambulanza, la prima del genere in Lombardia. I vigili del fuoco di Lecco, già impegnati in un’operazione di pattugliamento denominata “Lario Sicuro”, si sono uniti agli sforzi di salvataggio, insieme ai sommozzatori del Nucleo Sommozzatori del 115 di Milano. Gli elicotteri dei Draghi lombardi sono stati rapidamente dispiegati dall’aeroporto di Malpensa, aggiungendo un ulteriore supporto alle operazioni di ricerca e recupero.

Nonostante gli sforzi non è stato possibile salvarlo

Le speranze di salvare la vita di Pablo sono andate rapidamente svanendo quando è stato individuato a una quindicina di metri di profondità, privo di vita, tra le onde scure del lago. I soccorritori hanno agito con tempestività, cercando di riportare in superficie il giovane per tentare una rianimazione. Tuttavia, purtroppo, i loro sforzi sono stati vani. Il cuore di Pablo non batteva più, i suoi polmoni erano colmi d’acqua e il silenzio regnava sul lago che aveva portato via un altro prezioso dono di vita.

Un’altra tragedia nelle acque del Lago di Como

Non è la prima volta che il Lago di Como si è macchiato di tragedie simili. In appena due giorni, è la seconda vita reclamata dalle sue profonde acque. Già giovedì sera a Bellagio, un turista francese di 75 anni aveva perso la vita nello stesso modo crudele. E il mese scorso, a Lecco, un giovane richiedente asilo proveniente dal Gambia aveva tragicamente perso la vita alla Malpensata, poco dopo essere approdato in città dalla pericolosa traversata del Mediterraneo.

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