Volevano aiutare la famiglia di Kata ma sono stati respinti: i vicini dubitano, qualcosa non torna
Tutto quello che non torna nella scomparsa di Kata dall'ex hotel Astor: parlano anche i vicini che hanno dei dubbi e gettano ombre
Hanno parlato di quello che è successo pochi minuti dopo la scomparsa di Kata. I “vicini di casa” alcuni degli abitanti dell’ex hotel Astor, ma anche conoscenti che hanno subito saputo della scomparsa della bambina, si sono dati da fare per cercarla. O meglio ci hanno provato. Lo raccontano anche ai giornalisti de La vita in diretta che cercano di mettere ordine in questa storia, si mostrano in volto non hanno paura di dire che qualcosa quel giorno, è andato storto anche se non sanno di che cosa si tratti. Non si capacitano. Erano tutti lì, volevano aiutare nelle ricerche di Kata ma i familiari, secondo il loro racconto, non volevano che la notizia trapelasse.
Un racconto molto diverso da quello che ha fatto lo zio della bambina, che ha detto che dopo la denuncia presentata, nessuno ha saputo nulla dalle forze dell’ordine. Parole smentite da chi indaga. I carabinieri infatti hanno fatto sapere in questi giorni che mentre la mamma di Kata stava verbalizzando la denuncia, le ricerche erano già partite, ancora prima che la donna lasciasse la caserma. Erano circa le 21. Ricordiamo però che la piccola Kata viene vista per l’ultima volta tra le 15 e le 16. I familiari hanno sempre raccontato di aver cercato la bambina in quelle ore da soli, pensando che stesse giocando, che fosse con qualche conoscente.
La piccola Kata scomparsa nel nulla: perchè tutti gridano giustizia?
Il racconto di questi vicini di casa che spiegano di esser stati allontanati, come se nessuno volesse far sapere quello che stava succedendo in quello stabile, come se ci fosse qualcosa da nascondere, fa riflettere. E fanno riflettere anche le parole che tutte le sere da domenica a questa parte, il gruppo di persone che cerca Kata e manifesta, urla per le strade di Firenze. Chiedono giustizia per Kata, ma perchè chiedere giustizia? La bambina è a tutti gli effetti scomparsa, perchè usare la parola giustizia? Solo una incomprensione linguistica o c’è dell’altro?
Perchè i genitori di Kata hanno tentato di togliersi la vita con della candeggina e perchè hanno lanciato appelli dicendo che se la bambina tornerà a casa, loro no denunceranno? Questa è una storia intricata dove forse non tutti, stanno raccontando la verità. O forse si stanno omettendo diverse cose.